L’India si appresta a diventare il secondo più importante contributore ai progetti in campo petrolchimico di tutta l’Asia, il continente che guiderà il settore, seguito da Medio Oriente ed ex Unione Sovietica. La nazione, preceduta solo dalla Cina, dovrebbe dare avvio a 279 iniziative fra il 2023 e il 2027, un terzo del totale. A rivelarlo è il report pubblicato il primo febbraio da GlobalData, società di consulenza e analisi dei dati con sede a Londra.
“Il consumo di prodotti petrolchimici è in continua espansione in India, a causa della crescita economica, dell’aumento demografico, e l’ingente domanda proveniente da settori come l’edilizia e la mobilità”, spiega Bhargavi Gandhamm, analista Oil&Gas di GlobalData.
India, un focus su polipropilene e propilene
Il 9 per cento dei progetti che partiranno entro il 2027 sarà focalizzato sul polipropilene, uno dei materiali più diffusi nell’industria della plastica. Fra questi, è da segnalare quello di Reliance Industries Limited, che prevede la costruzione di un impianto a Jamnagar con capacità pari a 5,2 milioni di tonnellate per anno. Le operazioni dovrebbero iniziare nel 2026.
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Per quanto riguarda il propilene, invece, l’iniziativa più significativa è quella dell’azienda Haldia Petrochemicals Ltd che, entro il 2028, avvierà un impianto della capacità di 1,6 milioni di tonnellate per anno nella municipalità di Kakinada.
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