- Il settore dell’automotive sta cambiando pelle e aumentano le richieste di SUV e autoelettriche
- I SUV sono responsabili dell’aumento di circa un terzo della crescita totale della domanda di petrolio
- I 330 milioni di SUV in circolazione oggi emettono quasi 1 miliardo di tonnellate di CO2
Il settore automobilistico ha visto un calo importante nel 2022. In crescita solo le vendite dei modelli SUV e le auto elettriche. Questo è quanto emerge da un’analisi pubblicata dalla IEA lo scorso 27 febbraio.
Lo studio evidenzia come due estremi di prodotti, in termini di emissioni, come i SUV, altamente inquinanti e meno efficienti in termini di consumi, e le auto elettriche che non producono emissioni, almeno nel corso della fase cinetica (poi dipende sempre come facciamo l’energia che le ricarica che determina l’abbassamento o meno delle emissioni complessive).
I SUV si sono aggiudicati il 46% del mercato nel 2022, di queste vendite solo il 16% è stato elettrico. Le vendite maggiori sono state negli Stati Uniti, in India e in Europa. Unico dato positivo è che rappresentano il settore con maggiori vendite di modelli elettrici.
Anche la vendita delle auto elettriche sono cresciute di circa il 60% nel 2022, e hanno superato, per la prima volta, i 10 milioni, rispetto ai 6,6 milioni del 2021. Le aree più interessate Cina, Europa e Stati Uniti.
“Il modo migliore per far fronte a questa moda sarebbe tassare pesantemente i SUV”, Vincenzo Donvito Maxia, presidente Aduc. “I modelli alternativi ci sono, basta cercarle. Mentre a livello politico abbiamo l’impressione che chi dovrebbe decidere è abbastanza sordo in materia visto, per esempio, l’avversione alla decisione del Parlamento europeo di porre fine alle produzioni di auto a motore termico per il 2035”.
Perché la vendita di SUV preoccupa i ricercatori IEA
L’analisi della IEA evidenzia come i consumi dei SUV siano superiori alle auto tradizionali di circa il 20%. Pertanto mentre tra il 2021 e il 2022 il consumo di carburanti tradizionali è rimasto invariato nelle auto standard, non possiamo dire la stessa cosa per il segmento dei SUV in cui è stato registrato un aumento di 500.000 barili al giorno a livello globale. Si tratta di circa un terzo della crescita totale della domanda di petrolio. Secondo gli esperti IEA si tratta di un aumento di emissioni di di quasi 70 milioni di tonnellate nel 2022. Complessivamente, i 330 milioni di SUV in circolazione oggi emettono quasi 1 miliardo di tonnellate di CO2.
Non solo petrolio, anche i SUV elettrici preoccupano
Nel complesso non sono solo le auto a trazione fossile a preoccupare gli esperti dello IEA difatti anche i SUV elettrici hanno dei consumi più elevati rispetto le auto tradizionali e necessitano di batterie più potenti. Il che vuol dire anche una maggiore necessità di materie prime, non sempre così facili da reperire soprattutto in Europa e passibili di esaurimento. Un tema che sarebbe da evidenziare ai cittadini europei che si dicono disponibili a fare scelte sostenibili nell’automotive.
Dallo IEA la raccomandazione è “affrontare questi rischi in anticipo” mettendo in atto alcune azioni specifiche. Gli esperti suggeriscono di:
- ridimensionare le dimensioni medie delle auto;
- aumentare lo scambio di batterie;
- investire in tecnologie innovative sulle batteria.
“Si potrebbero valutare anche altre ipotesi. Come spingere sui carburanti verdi o su ulteriori soluzioni tecnologiche, ma il criterio deve sempre rimanere invariato che siano modelli in linea con il rispetto per l’ambiente e con una presenza capillare sul territorio rispetto l’alimentazione. Opzione che ancora manca riguardo l’elettrico” conclude il Presidente Aduc.
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