Il crescente connubio tra mondo della finanza e mondo della sostenibilità ambientale è ormai un trend consolidato. Ne sono una prova i numeri in continua crescita registrati dai green bond, uno strumento finanziario sempre più diffuso, che cattura l’interesse di diversi settori produttivi.
O-I emette il suo primo green bond
O-I (Owens-Illinois), multinazionale specializzata nella produzione di packaging in vetro, ha emesso il suo primo green bond. L’azienda è la prima realtà industriale del suo settore a realizzare un’operazione di questo tipo. “La sostenibilità è presente in tutto ciò che facciamo in O-I – spiega in una nota Andres Lopez, Chief executive officer di O-I – il Green bond ufficializza il nostro impegno, affinché i nostri prodotti, le nostre operazioni e le nostre attività finanziarie abbiano un impatto virtuoso. Crediamo che questo sforzo farà aumentare la fiducia degli investitori nei confronti della nostra azienda”. L’offerta di obbligazioni ha avuto un buon riscontro ed è stata incrementata da 300 a 500 milioni di Euro, con un tasso di cedola di 2.875% storicamente basso per O-I.
Il gruppo rinvestirà i proventi ricavati dall’offerta di obbligazioni per finanziare diversi Eligible green projects (nuovi o già esistenti) nel periodo che va dai tre anni antecedenti ai tre anni successivi all’emissione del Green bond. Tra le iniziative promosse, ci sono progetti e investimenti volti a sostituire l’energia derivante da combustibili fossili con energia ricavata da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico); investimenti in soluzioni energetiche efficienti, come l’illuminazione a Led;utilizzo di nuove tecnologie con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo di acqua nei processi produttivi; progetti, investimenti, ricerca e sviluppo per migliorare le tecnologie e i processi di produzione utilizzate negli stabilimenti e facilitare l’utilizzo di risorse alternative; programmi di economia circolare, inclusi siti di raccolta e riciclo del vetro.
Green bond, un ottobre da record
In generale, il settore registra una continua crescita. L’emissione di green bond per il 2019 ha superato infatti a ottobre i 200 miliardi di dollari, attestandosi precisamente a 220,2 miliardi il 22 del mese. E’ stato segnato cosi un record storico per questi titoli, che pone le basi per raggiungere i risultati previsionali di dicembre fissati dalla organizzazione internazionale Climate bond initiative su un valore compreso tra 230 e 250 miliardi. Tra i paesi con i dati più rilevanti sul fronte green bond nel 2019 troviamo gli Stati Uniti seguito da Francia, Cina, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Spagna, Giappone, Italia e Canada. “L’energia – spiega una nota di Climate bond initiative – domina l’utilizzo complessivo del ricavo al 33%, seguito da edifici a basse emissioni di carbonio sul 29%, trasporto a basse emissioni di carbonio 20%, acqua 9%, con rifiuti e uso del suolo ciascuno al 3%“. Per il 2020 la previsione dell’associazione parla di un valore relativo all’emissione di obbligazioni verdi globali compreso tra 350 a 400 miliardi di dollari.
Apple investe 2,2 mld in green bond
Infine il colosso informatico Apple ha emesso a inizio novembre green bond in Europa per un valore totale di 2,2 mld. Il tutto attraverso i ricavi ottenuti dalle iniziative globali green volte a ridurre le emissioni di carbonio e a promuovere progetti in linea con l’ambiente. L’azienda ha spiegato come i precedenti investimenti nel settore siano stati destinati a 40 programmi ambientali in tutto il pianeta. Circa il 66% dell’energia rinnovabile di Apple proviene da questi investimenti.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.