A dispetto della modesta estensione, il Mar Mediterraneo ospita dal 4 al 18% della biodiversità marina conosciuta a livello globale, con oltre 17.000 specie identificate. Questo bacino è un alleato prezioso contro il cambiamento climatico, in quanto riesce ad assorbire annualmente 18,8 milioni di tonnellate di CO2.
Ciononostante, facciamo ben poco per proteggerlo. In occasione della Giornata nazionale del mare – l’11 aprile – sono diverse le iniziative in tutta Italia per sensibilizzare sulla salvaguardia del tesoro blu.
Misure di protezione: siamo in alto mare
Nel suo ultimo report “Banche del mare”, il WWF afferma che ad oggi poco più dell’8% del Mediterraneo è protetto e le aree a protezione integrale – in cui è vietato il passaggio e la pesca – sono appena lo 0,04%.
Secondo il WWF sarebbe sufficiente proteggere il 30% del Mediterraneo per favorire la conservazione delle risorse marine. Attraverso la creazione di una rete di aree marine protette, infatti, la biomassa dei predatori aumenterebbe del 10-45% e quella delle specie ittiche di interesse commerciale del 10-23%.
Investire nella tutela degli #oceani con le aree marine protette è un po’ come creare delle “banche del #mare“, con vantaggi per la biodiversità marina ma anche per le comunità costiere
Report #WWFhttps://t.co/Yv5IFKWaDp pic.twitter.com/A6QWQ3SRZb— wwfitalia (@WWFitalia) April 10, 2024
La Strategia europea sulla Biodiversità 2030 impone agli Stati membri di proteggere entro il 2030 il 30% dello spazio marittimo, di cui almeno il 10% deve essere custodito in modo rigoroso, tramite aree marine protette (AMP) e altre misure di protezione spaziale (OECM).
Tuttavia, in Italia, la maggior parte delle AMP esistenti lamenta una carenza di personale competente, di sorveglianza efficace e una difficoltà a reperire i finanziamenti per assicurare l’implementazione di azioni di conservazione e monitoraggio.
Il monitoraggio ambientale in acquacoltura
Un’iniziativa di protezione dell’ambiente marino è portata avanti da Ispra, nell’ambito del piano MER (Marine Ecosystem Restoration) del PNRR. Si tratta di una rete di comunicazione wireless sottomarina per il monitoraggio ambientale nel golfo di Follonica, uno dei poli più importanti per l’acquacoltura nazionale.
Il progetto permetterà di monitorare circa 3.000 ettari negli impianti offshore di piscicoltura e molluschicoltura. Tra gli obiettivi: la pianificazione spaziale e l’assegnazione di nuove zone marine per le attività di acquacoltura, secondo i principi di sostenibilità ambientale; i controlli ambientali previsti dalle normative; il monitoraggio dei parametri ambientali per la gestione degli impianti; e, infine, attività tecnico-scientifiche e di ricerca.
Leggi anche: A difendere il mare ci penserà MER
La Settimana verde 2024: 130 eventi per celebrare la Giornata nazionale del mare e l’Earth Day
“Ogni goccia conta. Un mare di piccole azioni per dare forza al Pianeta” è invece il claim della nuova campagna 2024 della Settimana verde, patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, dalla Commissione europea, dalla Guardia Costiera, dalla Lega Navale e dalla Federazione Italiana Vela, realizzata in collaborazione con Anas. Si svolgerà dal 10 al 22 aprile, per celebrare la natura e l’impegno del singolo al rispetto dell’ambiente, della biodiversità e del territorio.
Testimonial dell’iniziativa è il maestro Beppe Vessicchio, da sempre impegnato nella salvaguardia dell’ambiente.
Importante ricordare l’impegno di Ambiente Mare Italia (AMI) che, durante la scorsa edizione, ha monitorato 1000 km di costa, rilevando la presenza di inquinanti spiaggiati su 240mila metri quadrati e rimuovendo dall’ambiente circa 250 quintali di rifiuti.
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