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I ghiacciai della Groenlandia si stanno sciogliendo a ritmi più rapidi rispetto al passato. Se si confrontano i dati risalenti a circa 30 anni fa emerge come la velocità sia aumentata di circa 6 volte. A dirlo è uno studio pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences e realizzato da un team di ricercatori dell’Università della California e del Jet Propulsion Laboratory della NASA.

Le rilevazioni

Gli studiosi hanno esaminato dati rilevati nel corso di 46 anni attraverso registrazioni satellitari e misurazioni della gravità e hanno tracciato un quadro in diacronia della diminuzione della superficie ghiacciata. Nello specifico la ricerca mostra come la Groelandia abbia perso circa 51 miliardi di tonnellate di ghiaccio tra il 1980 e il 1990, che si è riversato sottoforma di acqua nell’oceano. Il quantitativo è invece aumentato notevolmente nel periodo 2010- 2018, quando si è attestato a quota 286 miliardi registrando un notevole incremento. 

Aumento del livello del mare

Questo fenomeno, di riflesso, causa ovviamente un innalzamento del livello del mare. La Groelandia, in particolare, a partire dal 1972 ha contribuito a un innalzamento di 14 millimetri, di cui metà prodotto negli ultimi 8 anni.

Una situazione globale

Purtroppo quello della Groelandia non è un caso isolato. A essere afflitti dagli effetti deleteri del riscaldamento globale sono tutti i ghiacciai del pianeta, come mostra una ricerca dell’università di Zurigo pubblicata a inizio aprile. Dai dati emerge in particolare come il nostro pianeta abbia perso oltre 9.000 gigatoni di ghiacciai, pari a 9 trilioni di tonnellate, a partire dal 1961. Questo fenomeno ha causato un innalzamento dei mari pari a 27 mm a partire da quella data. La ricerca ha affiancato dati satellitari a quelli rilevati nel corso degli ultimi 50 anni sulla Terra in 19 regioni glaciali del mondo tra cui i l’Alaska, la Groenlandia e le Ande. Queste informazioni sono state usate per costruire dei modelli digitali di elevazione DEM in grado di fornire dettagli topografici 3D di una determinata regione.

Scioglimento del permafrost e climate change

Un’altra questione da prendere in considerazione quando si parla degli effetti del climate change sui ghiacciai è quella dello scioglimento del permafrost, che causa un rilascio importante di gas a effetto serra in atmosfera. Uno studio, pubblicato su Nature communications, ha cercato di stimare l’impatto di questo fenomeno sostenendo che, senza un intervento radicale, la quantità di metano e CO2 emessa da questi terreni ghiacciati si tradurrà  in un aumento di quasi il 5% del riscaldamento globale.

La situazione sulle Alpi

Chiudiamo con un’altra ricerca, questa volta firmata dal Politecnico di Zurigo che purtroppo traccia un quadro desolante anche della situazione dei ghiacciai alpini. Due terzi del ghiaccio presente su questa catena montuosa potrebbe infatti scomparire entro il 2100 a causa dell’aumento delle temperature. Già nel 2050 circa 4000 ghiacciai si scioglieranno e successivamente, alla fine del secolo, si arriverà ai due terzi della superficie ghiacciata della catena montuosa, anche nel caso in cui le emissioni si azzerassero.


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