Un aspetto chiave, quando si parla di lotta al cambiamento climatico, è quello finanziario. Promuovere una resilienza economica in un pianeta sempre più afflitto da eventi climatici estremi è centrale, così come dare regole certe nel lungo periodo per gli investitori. Il tutto valorizzando le scelte finanziarie che mettano in primo piano gli obiettivi Esg. Su queste sfide si sta creando sempre maggior consapevolezza sia lato imprese sia lato istituzioni.
Da 44 aziende richiesta di legge su Ue carbon neutral
44 aziende europee di diversi settore, che da sole con le loro attività rappresentano più di 6 trilioni di euro, hanno inviato una lettera in cui chiedono all’Unione Europea di velocizzare l’iter per concretizzare in una legge l’obiettivo della neutralità dal carbonio entro il 2050. Una norma codificata, spiegano le imprese (tra cui Allianz e Aberdeen Investment), potrebbe infatti dare maggiore stabilità nel lungo termine. Secondo il team di aziende inoltre gestire in modo mirato la questione climate change è fondamentale, i costi per l’economia legati a una mancata tematizzazione del problema si aggirerebbero intorno ai 23 trilioni di euro.
Abe: “Necessaria azione tempestiva su finanza sostenibile”
Il 6 dicembre l’Autorità bancaria europea (Abe) ha pubblicato il suo piano d’azione sulla finanza sostenibile, in cui viene definito l’approccio e le tempistiche per la promozione di soluzioni finanziarie in ambito esg. Il piano d’azione definisce in particolare le metriche chiave, le strategie, la gestione dei rischi. Tra gli obiettivi del documento anche la volontà di comunicare messaggi chiave sulla direzione politica dell’autorità e sulle aspettative degli istituti finanziari in settori in cui è necessario agire per sostenere il passaggio a finanziamenti più sostenibili nell’UE.
In particolare, l’Abe incoraggia gli enti “ad agire in modo proattivo” nell’incorporare la valutazione di parametri ambientali, sociali e di governance (esg) nella gestione del rischio e nelle strategie, compresa la definizione di un rapporto di attività ecologiche.“L’urgente necessità di agire spiega perché abbiamo anche definito le prime aspettative per le misure provvisorie, inclusa l’identificazione di semplici parametri che possono favorire la disciplina di mercato e consentire alle banche di definire chiare strategie verdi “, spiega sul sito dell’autorità Jose Manuel Campa, il presidente dell’Abe.
Singapore, 2 mld di dollari per investimenti green
Tra i Paesi che stanno puntando sulla finanza green c’è anche Singapore. L’Autorità monetaria del paese a metà novembre ha annunciato di voler investire 2,7 miliardi di dollari nel mercato pubblico in ambito green. Si tratta in particolare di un programma di investimenti verdi volti promuovere nuove iniziative per rendere Singapore un paese di primo piano nel settore della finanza sostenibile, aumentando la sua resilienza nella gestione delle sfide poste dal cambiamento climatico.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.