L’Europa ha registrato 19 miliardi di euro di nuovi investimenti in parchi eolici nel 2019, un dato in calo del 24% rispetto al 2018. E’ quanto emerge dai dati dell’associazione WindEurope, secondo cui altri 33 miliardi di euro sono stati investiti nel rifinanziamento di parchi eolici, in acquisizioni di progetti di parchi eolici e in altre transazioni.
Come l’eolico cresce in UE nell’on-shore
La maggior parte degli investimenti, 13 miliardi di euro, si sono concentrati nella realizzazione di nuovi parchi eolici in ambito onshore. La nuova capacità ha superato i 10 GW, a riprova di un forte interesse dell’Europa per lo sviluppo di parchi eolici terrestri.
“I governi e gli investitori continuano ad avere un forte appetito per l’eolico onshore – afferma in una nota Giles Dickson, ceo di WindEurope – in gran parte dell’Europa, infatti, questa fonte è la forma più economica di generazione di nuova capacità di energia. Le ultime aste in Polonia, Danimarca, Grecia, Francia, Italia e Lituania testimoniano il forte sostegno all’eolico terrestre e ai prezzi competitivi. Prevediamo che l’eolico onshore sarà l’80% di tutte gli aumenti di capacità eolica nei prossimi cinque anni”.
I maggiori investitori
Dal report emerge inoltre che la Spagna ha finanziato il maggior numero di progetti nel settore dell’energia eolica nel 2019, sia in termini di capacità finanziata che di importo investito, 2,8 miliardi di euro. A seguire, tra i maggiori investitori in Ue, ci sono poi Svezia e Polonia.
“Gli investitori comprendono che l’energia eolica è una buona scommessa nel quadro del Green deal europeo – afferma Dickson – Oggi l’eolico rappresenta il 15% dell’elettricità europea. La Commissione europea prevede che sarà del 50% entro il 2050. E il 2019 avrebbe potuto essere un anno record per gli investimenti eolici in Europa, se non fosse stato per un brusco calo dei nuovi investimenti in Germania. Il problema in Germania è permissivo: le regole sono troppo complesse e non è chiaro dove stiano andando: il governo deve chiarire le cose per riavere gli investitori”.
L’effetto della pandemia sulla crescita in UE
L’associazione ha anche sottolineato come il piano di investimenti per l’Europa sostenibile, pilastro degli investimenti del Green deal europeo, punti a mobilitare almeno 1 milione di euro in capitale pubblico e privato aggiuntivo per progetti di energia rinnovabile nel prossimo decennio. “Tuttavia, la prospettiva a breve termine è oscurata dagli effetti di Covid-19 – spiega l’associazione – è probabile che la pandemia riduca la liquidità nei mercati del debito e azionari”.
“Dobbiamo ancora vedere la portata dell’impatto di Covid-19 sugli investimenti nell’energia eolica – spiega in nota Dickson – ma il nostro messaggio agli investitori e ai politici è chiaro: le energie rinnovabili e il Green deal europeo sono il motore della ripresa dell’Europa. Creano crescita. Assicurano posti di lavoro. Sono fondamentali per la nostra leadership tecnologica verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico”.
Le potenzialità dell’eolico offshore in Germania
Rimanendo in tema di rinnovabili, entro il 2025, Monaco prevede di essere la prima metropoli al mondo e a coprire l’intero fabbisogno di energia elettrica utilizzando energia rinnovabile grazie anche all’eolico offshore. Entro il 2050, la percentuale di elettricità generata da fonti energetiche rinnovabili in Germania dovrebbe passare dal livello attuale del 23 percento all’80 percento.
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