Energy Release, una scelta consapevole

Al via il ciclo di webinar a cura di Key to Energy sul decreto per la realizzazione di impianti FER

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A fronte del caro energia che ha caratterizzato il mercato energetico dopo la crisi in Ucraina, nel 2022 c’era stato un primo tentativo di supporto agli energivori con un meccanismo di Energy Release che però non aveva dato i frutti sperati. Per correggere le carenze, lo scorso 30 luglio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Energy Release, uno strumento più complesso del precedente, ma pensato apposta per ridare slancio alla competitività del sistema Paese.

Oltre a introdurre un meccanismo di supporto agli energivori, il decreto crea al contempo un legame diretto con le tematiche della decarbonizzazione. Incentiva, cioè, la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili con uno schema inverso: i clienti finali elettrivori saranno i protagonisti della nuova capacità da FER; in altre parole, saranno loro a produrla.

Per chiarire questi meccanismi ai destinatari del decreto, è partito il 29 novembre un ciclo di webinar organizzato da Key To Energy (KTE), società di consulenza leader in Italia sul mercato energetico lungo tutta la filiera. Il titolo è Energy Release: oltre la regolazione, un’iniziativa volta a individuare soluzioni per le imprese a forte consumo elettrico.

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Il valore della manovra

La manovra prevede la cessione in anticipo di elettricità a prezzi calmierati, in modo da sostenere quelle imprese che si impegnano a realizzare nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili. Questi elettrivori devono essere iscritti in elenco CSEA 2024 (Cassa servizi energetici e ambientali) per poter richiedere al GSE un’anticipazione di energia elettrica rinnovabile per un periodo di tre anni, da restituire poi nell’arco di vent’anni. Questo, per sommi capi, lo schema.

“Il webinar sull’energy release si pone l’obiettivo di chiarire ai clienti finali interessati dalla manovra quali possono essere i benefici della partecipazione, gli impegni a cui saranno soggetti e i modelli per adempiere agli obblighi”, ha spiegato Giulio Marice, partner di KTE, specificando che “il meccanismo, seppur articolato, è un’opportunità unica per i clienti finali che possono avere benefici sia in termini di hedging sull’approvvigionamento di energia dei prossimi tre anni, che in termini di anticipo di cassa a interesse zero per investimenti in impianti rinnovabili finalizzati alla decarbonizzazione”.

Il contributo dell’Energy Release

Il sistema abiliterà la realizzazione di nuova capacità FER entro il 2030, e cioè circa 23TWh di energia annua da anticipare agli elettrivori. Il prezzo di cessione stabilito dal GSE è di 65 €/MWh. Si stima che la nuova capacità FER da realizzare in 40 mesi sarà di 5 GWp (gigawatt peak, come viene calcolata la potenza massima dell’impianto FER). L’energia green da restituire al GSE nei prossimi anni si calcola a 69TWh.

Fondamentalmente, sono quattro le fasi principali
in cui si articola lo schema:

  • Fase 0: è una fase di passaggi formali e di accreditamento. È partita il 14 novembre scorso con l’apertura del portale da parte del GSE; implica il versamento di una cauzione e la manifestazione di interesse e si conclude il 13 gennaio 2025, con l’esito della procedura di aggiudicazione
  • Fase 1: è la fase caratterizzata dalla sottoscrizione del contratto di anticipazione con il GSE (entro il 30 aprile 2025) e dall’inizio dello sviluppo di nuova capacità FER per i tre anni previsti dallo schema (fino a dicembre 2027). La nuova generazione implica il rilascio di garanzie di origine; la regolazione finanziaria del differenziale tra prezzo medio di vendita del GSE e il prezzo di cessione (65 €/MWh); la realizzazione, entro 40 mesi dal contratto, di impianti FER con una capacità di almeno 200 KWp.
  • Fase 2: prosegue fino ad aprile 2028 con la realizzazione degli impianti entro i 40 mesi dalla sottoscrizione del contratto di anticipazione con il GSE.
  • Fase 3: è la fase che durerà 20 anni dopo la realizzazione degli impianti. Prevede la restituzione di capacità FER di un quantitativo pari all’energia anticipata, con una regolazione del differenziale tra il prezzo di cessione e il prezzo zonale di mercato, nonché la restituzione al GSE del controvalore delle garanzie di origine.

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Durante il webinar i senior consultant di KTE hanno anche mostrato un caso applicativo con key performance indicators (KPI) di interesse per i clienti elettrivori e le azioni da mettere in atto in questa fine di anno per potersi accreditare. Infine, i relatori hanno illustrato la strategia di supporto ai fini della partecipazione al meccanismo, in modo da ottenere il massimo beneficio.

“Uno strumento con la S maiuscola per gli elettrivori”, ha commentato a chiusura dell’incontro Federico Macioci, consulente senior di KTE e membro del gruppo di lavoro sull’Energy Release.


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Consulente e ricercatrice freelance in ambito energetico e ambientale, ha vissuto a lungo in Europa e lavorato sui mercati delle commodity energetiche. Si è occupata di campagne di advocacy sulle emissioni climalteranti dell'industria O&G. E' appassionata di questioni legate a energia, ambiente e sostenibilità.