La capacità globale di generare energia elettrica da fonti rinnovabili sta aumentando al ritmo più veloce mai registrato negli ultimi trent’anni, alimentando la speranza di riuscire a centrare l’obiettivo di triplicare l’elettricità rinnovabile al 2030, che i governi si sono prefissati alla COP28. È quanto emerge dal rapporto Renewables 2023 dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), pubblicato oggi 11 gennaio.
Il ruolo della Cina
L’aumento annuale della capacità è quasi raddoppiato nel 2023, raggiungendo circa 510 GW. Una crescita dipesa per tre quarti dal solare fotovoltaico, con livelli da record in Cina: il Paese asiatico ha infatti commissionato una quantità di energia fotovoltaica pari a quella commissionata dal mondo intero nel 2022, mentre le sue aggiunte di energia eolica sono cresciute del 66 per cento su base annua. Anche l’aumento della capacità rinnovabile in Europa, Stati Uniti e Brasile ha raggiunto massimi storici.
Il contributo di eolico e fotovoltaico alla generazione di energia elettrica
Il report dell’IEA evidenzia come, nello scenario attuale, la capacità globale di produrre elettricità rinnovabile sia destinata a raggiungere i 7.300 GW nel periodo compreso fra il 2023 e il 2028. Eolico e solare fotovoltaico saranno responsabili del 95 per cento dell’incremento, portando le rinnovabili a superare il carbone come principale fonte di energia elettrica già nel 2025. Nel 2028, saranno responsabili del 42 per cento dell’elettricità generata.
Gli scenari legati ai costi
I prezzi dei pannelli fotovoltaici nel 2023 sono diminuiti di quasi il 50 per cento su base annua, garantendo l’economicità e la rapidità delle installazioni, destinate a continuare. Questo perché si prevede che la capacità produttiva globale raggiungerà i 1.100 GW entro la fine del 2024, superando notevolmente la domanda. Nonostante le previsioni sembrino piuttosto rosee, avvertono gli autori del report, i governi sono comunque chiamati a incrementare i propri sforzi per centrare l’obiettivo stabilito alla COP28 di Dubai.
Le parole del direttore dell’IEA
“Il nuovo rapporto dell’IEA mostra che, con le politiche e le condizioni di mercato attuali, la capacità rinnovabile globale è già sulla buona strada per aumentare di due volte e mezzo entro il 2030. Non è ancora sufficiente per raggiungere l’obiettivo di triplicare le rinnovabili, ma ci stiamo avvicinando, e i governi hanno gli strumenti necessari per colmare il divario”, ha dichiarato il direttore esecutivo dell’Agenzia, Fatih Birol.
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— Fatih Birol (@fbirol) January 11, 2024
“L’eolico onshore e il solare fotovoltaico sono oggi più economici dei nuovi impianti a combustibili fossili quasi ovunque. Ci sono ancora alcuni grossi ostacoli da superare, compreso il difficile contesto macroeconomico globale. Per me, la sfida più importante per la comunità internazionale è garantire il rapido aumento dei finanziamenti e della diffusione delle energie rinnovabili nella maggior parte delle economie emergenti e in via di sviluppo, molte delle quali vengono lasciate indietro nella nuova economia energetica. Il successo nel raggiungere l’obiettivo della triplicazione dipenderà da questo”.
I cinque pilastri della transizione energetica
Come già evidenziato nel World Energy Outlook di ottobre, sono cinque i pilastri su cui basare la transizione energetica, secondo l’IEA: triplicare la capacità rinnovabile a livello globale; triplicare gli investimenti nei Paesi in via di sviluppo; raddoppiare il tasso di efficientamento energetico; ridurre drasticamente le emissioni di metano e porre fine all’era dei combustibili fossili. Serviranno procedure burocratiche più snelle, chiarezza normativa e reti elettriche resilienti.
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Idrogeno verde e biocarburanti
Il rapporto Renewables 2023 contiene anche dei dati riguardanti l’idrogeno verde e i biocarburanti. Per quanto riguarda il primo, sono tanti i progetti annunciati, ma si prevede che solo il 7 per cento della capacità proposta sarà effettivamente aggiunto entro il 2030. Nemmeno la diffusione dei biocarburanti sta avvenendo abbastanza rapidamente, considerando il significativo aumento della domanda previsto al 2030 in vista di un futuro raggiungimento della neutralità climatica.
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