trasporto aereo

I servizi per il traffico aereo puntano a zero emissioni nette entro il 2022, almeno per l’80% di quelle generate dall’uso delle infrastrutture e della rete. Leonardo divisione velivoli, con il concorso di altre realtà, sta studiando un nuovo concetto di aereo regionale climaticamente neutro. Il velivolo consentirà di risparmiare il 90% di emissioni di CO2, rispetto a un aereo convenzionale. Eni Spa realizzerà una linea di bioraffineria dedicata ai combustibili per l’aviazione sostenibile, che consentirà di risparmiare circa 270.000 tonnellate di CO2 all’anno e si sta investendo in carburanti alternativi da microalghe.
Sono alcune delle principali iniziative raccolte nell’Italy’s action plan for C02 emissions reduction, il documento che raccoglie le azioni e i progetti per ridurre le emissioni di CO2 nel trasporto aereo nazionale, recentemente pubblicato dall’Ente nazionale per l’aviazione civile – Enac.

In tale contesto, l’Enac svolge il ruolo di facilitatore delle iniziative poste in essere dai vari soggetti pubblici e privati coinvolti nell’ambito della sostenibilità ambientale. Promuovendo anche la riduzione dei consumi e la diminuzione dell’impatto, sia emissivo che acustico. Italy’s Action Plan è disponibile al link.

Tutte le azioni ambientali di questa nuova edizione 2021 del piano di riduzione delle emissioni di CO2 cercano di trovare un equilibrio tra le esigenze di mobilità della popolazione, la crescita del settore e uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale. La riduzione delle emissioni, secondo la visione del documento, deve essere perseguita attraverso l’adozione di adeguate misure tecnologiche, operative, infrastrutturali ed economiche.

Un trasporto aereo senza fossili entro il 2050

Dal giugno 2019, dieci aeroporti italiani si sono formalmente impegnati a raggiungere il net zero per le emissioni di CO2 entro il 2050. Sono: Bologna, Milano Bergamo, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino e Venezia.
Con riferimento alle emissioni di CO2 per passeggero negli ultimi tre anni, a livello nazionale è stato stimato un indice complessivo come segue:

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Tab.1. Media delle tonnellate totali di emissioni di Co2 per passeggero. Fonte: Enac.

I dati sopra riportati mostrano come le azioni, gli investimenti e le iniziative sviluppate dai gestori aeroportuali abbiano avuto un impatto positivo sulla riduzione delle emissioni di CO2.

I gestori aeroportuali hanno presentato numerosi progetti, tra cui nuovi impianti di generazione di energia fotovoltaica, sistemi di collegamento ferroviario per accedere ai terminal, rimboschimento di alcune aree a ridosso del perimetro delle piste. Tutte queste misure porteranno a un potenziale risparmio di emissioni di CO2, fino a 200.000 tonnellate all’anno. Il valore rappresenta circa il 10% delle emissioni generate dalle compagnie aeree italiane per i voli internazionali in partenza.

Gli aeroporti italiani e l’Airport carbon accreditation: il 57% è carbon neutral

Gli aeroporti italiani sono strettamente coinvolti nell’Airport carbon accreditation, lo standard di certificazione nella gestione del carbonio approvato dalle istituzioni per gli aeroporti. Finora, gli aeroporti accreditati in Italia sono 14 e rappresentano oltre l’80% del traffico aereo passeggeri del Paese. Di questi, 7 aeroporti (che rappresentano il 57% del traffico passeggeri nazionale) sono carbon neutral, con il risultato che gli aeroporti italiani rappresentano il 15% degli aeroporti carbon neutral dell’intero continente.
Inoltre, Roma Ciampino e Roma Fiumicino, hanno raggiunto il nuovo livello più alto del programma: Livello 4+ Transition, i primi in Europa a raggiungere tale obiettivo.

La tabella seguente fornisce i dettagli sul coinvolgimento degli aeroporti italiani nell’Airport Carbon Accreditation, con riferimento ai singoli livelli raggiunti:

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Tab.2. Gli aeroporti italiani nel quadro dell’Airport Carbon Accreditation. Fonte: Enac.

L’Enac ha chiesto agli operatori aeroportuali un quadro completo delle misure adottate per ridurre le emissioni di CO2. Anche gli aeroporti si stanno impegnando a diventare più efficienti, sulla strada della sostenibilità.

Come ridurre le emissioni di CO2

Nella complessa rete di movimenti di aeromobili, operazioni tecniche e trasporti di superficie, gli aeroporti possono affrontare il problema delle emissioni di CO2 in diversi modi. Tra questi: l’isolamento e l’efficienza energetica (ad esempio, la sostituzione degli involucri edilizi, la realizzazione di impianti energetici a basso consumo e impianti di cogenerazione), il passaggio al fotovoltaico, investimenti in mobilità verde (come la sostituzione del parco veicoli con altri elettrici e/o ibridi. Da ultimo, l’adeguamento delle infrastrutture di rete per l’installazione di punti/stazioni di ricarica).

Transizione del sistema energetico. Carburanti alternativi per l’aviazione sostenibile: alghe e bioraffineria

Il settore dell’aviazione può dare un importante contributo alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Il report stima che gli aerei contribuiscano per circa il 3,5% al ​​forzante radioattivo totale prodotto da tutte le attività umane.
Stando ai dati divulgati da Enac, le emissioni di CO2 del trasporto aereo rappresentano circa il 2% di quelle globali. L’aviazione ha dunque un ruolo importante da svolgere nel taglio delle emissioni di gas serra.
L’introduzione di combustibili alternativi contribuirà in modo significativo alla creazione di un quadro efficace e sostenibile per l’industria aeronautica. In particolare, la ricerca sulle materie prime come le alghe e lo sviluppo di tecnologie avanzate di bioraffineria.

Gli obiettivi. Dal 2020, il trasporto aereo dovrebbe registrare una crescita neutra in termini di CO2. Entro il 2050, le emissioni nette di CO2 dovrebbero essere ridotte del 50% rispetto all’anno base 2005. In questo contesto, l’aumento della quota di biocarburanti per l’aviazione è essenziale per raggiungere questi target. Ciò perché, a differenza di altre metodologie di trasporto, nei prossimi decenni non potranno essere realizzate nuove forme di propulsione come i sistemi elettrici o ad H2 per l’aviazione.

Nel corso del 2017, l’Enac ha assegnato fondi a un consorzio di università italiane (Roma, Verona e Firenze) per sviluppare una ricerca finalizzata alla produzione di biocarburante per aviazione da microalghe. La ricerca mira in primo luogo a selezionare in laboratorio ceppi ad alto contenuto di grassi e a bassa energia per l’estrazione dell’olio. Lo studio in corso è inoltre finalizzato a individuare i processi colturali ottimali, garantendo un’elevata produttività per lunghi periodi e per grandi volumi, concentrando gli sforzi anche sul processo di separazione acqua/biomassa e sui processi di estrazione dell’olio ad alto consumo energetico.

Inoltre, a partire dal biocarburante automobilistico prodotto negli impianti di Porto Marghera, Eni spa adatterà la stessa tecnologia per scopi aeronautici.


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