Le emissioni di gas serra da attività economiche, a livello continentale, nel secondo trimestre dell’anno corrente sono stimate in 790 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Il dato segna un calo del 2,6% rispetto allo stesso trimestre del 2023 quando si erano registrate 812 milioni di tonnellate di CO2. Sono queste le principali evidenze che scaturiscono dalle nuove rilevazioni di Eurostat.
I settori che hanno contribuito maggiormente alle emissioni totali di gas serra sono quello manifatturiero (22,7%), le famiglie (18,3%) e la fornitura di elettricità e gas (14,5%). Il raggruppamento “altro” è responsabile di circa un terzo delle emissioni totali ed è composto dai restanti settori: agricoltura, silvicoltura e pesca; attività estrattive e di cava; edilizia; approvvigionamento idrico, gestione dei rifiuti e servizi (tranne trasporto e stoccaggio).
Diminuiscono gas serra nel settore elettrico e gas (-12%)
Le stime trimestrali delle emissioni di gas serra integrano i dati socio-economici, come l’occupazione e il Pil che ha registrato un aumento dell’1% nel secondo trimestre, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Rispetto al secondo trimestre del 2023, le emissioni sono diminuite in cinque dei nove settori economici osservati: quelli che segnano le maggiori riduzioni sono la fornitura di energia elettrica e gas (-12,1%) e le famiglie (-4,2%).
Il settore della fornitura di acqua e aria condizionata ha mostrato il maggior aumento delle emissioni (+2,6%).
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Italia: emissioni ridotte con maggiore Pil
Più in generale, si stima che le emissioni siano diminuite in 19 Paesi dell’UE rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Le maggiori riduzioni riguardano i Paesi Bassi (-9,1%), la Bulgaria (-6,3%), l’Austria e l’Ungheria (ciascuna -5,9%).
Dei 19 Paesi censiti, cinque hanno registrato un calo del loro Pil e sono: Irlanda, Finlandia, Estonia, Lettonia e Austria. I dati rivelano che gli altri 14 Paesi hanno ridotto le emissioni e aumentato il loro Pil: Polonia, Danimarca, Croazia, Spagna, Bulgaria, Slovacchia, Portogallo, Ungheria, Belgio, Italia, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Francia e Germania.
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