L’ “Earth Overshoot Day”, ovvero il giorno in cui gli esseri umani hanno esaurito le risorse naturali a disposizione per l’anno in corso, nel 2017 è oggi 2 agosto. Una data che conferma il trend negativo per cui questa ricorrenza viene anticipata progressivamente di anno in anno. Basti pensare che nel 2016 l’ora x era scattata l’8 agosto, ben 6 giorni dopo rispetto a quella di quest’anno. A calcolare ogni anno la data è la Global Footprint Network, un think tank internazionale che coordina la ricerca, sviluppa standard metodologici e fornisce ai decisori una serie di strumenti per aiutare l’economia umana a bilanciare il suo impatto sul pianeta.
Una data che ogni anno retrocede
Il dato dimostra che consumiamo ogni anno una quantità sempre maggiore di risorse naturali e lo facciamo a ritmi sempre più veloci attraverso la pesca, la deforestazione e l’emissione di CO2 in atmosfera non permettendo alla natura di bilanciare questi consumi, nonchè di assorbine l’anidride carbonica prodotta in eccesso. Un trend che secondo i promotori di quest’iniziativa va fermato.
Ridurre emissioni della metà per guadagnare tre mesi
“Attualmente – si legge sulla piattaforma web overshootday.org dedicata a questo progetto – le emissioni di carbonio rappresentano il 60% dell’impronta ecologica dell’umanità. Se riduciamo le emissioni di carbonio della metà, la data dell’Earth Overshoot Day potrebbe essere riportata indietro di circa tre mesi”. L’obiettivo concreto è quello di guadagnare 5 giorni ogni anno per ridurre sempre di più i consumi entro il 2050.
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