Dal 2019 al 2023, gli investimenti globali nell’energia pulita sono aumentati del 50 per cento, fino a raggiungere il valore di 1.800 miliardi di dollari. La diffusione delle fonti energetiche rinnovabili ha raggiunto nuovi picchi nel 2023, con l’aggiunta annuale di eolico e solare fotovoltaico in crescita rispettivamente del 60 e dell’85 per cento.
La geopolitica della transizione energetica
L’incremento di capacità, per queste due tecnologie, ha raggiunto quasi 540 GW, con la Cina che ha guidato la crescita di entrambe. Mentre la transizione energetica avanza nella nazione asiatica e nelle economie avanzate, tuttavia, i Paesi in via di sviluppo restano indietro.
È quanto emerge dalla prima edizione del Clean Energy Market Monitor, un nuovo strumento che l’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) ha deciso di mettere a disposizione dei decisori politici e dell’opinione pubblica per monitorare i progressi sul fronte della transizione all’energia pulita.
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Veicoli elettrici e pompe di calore
Dall’analisi dell’IEA emerge anche come le vendite di auto elettriche siano cresciute del 35 per cento nel 2023, raggiungendo i 14 milioni: un’auto nuova su cinque a livello globale, una su quattro nell’Unione europea.
Le vendite di pompe di calore sono invece diminuite rispetto al 2022, perché la maggior parte dei consumatori ha preferito evitare un simile investimento di fronte alla riduzione dei prezzi del gas. È quindi cruciale, secondo l’IEA, che i governi forniscano incentivi adeguati.
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Idrogeno e nucleare
Le aggiunte di capacità nucleare sono scese a 5,5 GW nel 2023, ma è poco significativo considerando che si tratta di una tecnologia con lunghi tempi di sviluppo e di esecuzione dei progetti. All’inizio del 2024 si contavano 58 reattori in costruzione in tutto il mondo, per una capacità totale di oltre 60 GW. Le aggiunte relative agli elettrolizzatori per la produzione di idrogeno sono invece aumentate del 360 per cento, con la Cina che ha sorpassato l’Unione europea.
Efficienza energetica e gas serra
Guardando all’efficienza, l’intensità energetica è migliorata solo dell’1 per cento nel 2023, quattro volte in meno rispetto all’obiettivo stabilito alla COP28. Per contro, dal 2019 al 2023, il tasso di crescita dell’energia pulita è risultato doppio rispetto a quello dei combustibili fossili. La produzione di energia elettrica a basse emissioni è aumentata di circa 1.800 TWh, mentre la generazione di elettricità da fonti fossili è cresciuta solo di 850 TWh.
Nello stesso periodo di tempo, lo sviluppo di cinque tecnologie chiave – fotovoltaico, eolico, nucleare, mobilità elettrica e pompe di calore – ha evitato 2,2 miliardi di tonnellate di emissioni l’anno e ha ridotto la domanda di combustibili fossili di circa 25 EJ annui. Nello specifico, la domanda di carbone si è ridotta di circa 580 Mtce annui; quella di gas è diminuita di circa 180 miliardi di metri cubi all’anno; quella di petrolio è scesa di 1 milione di barili al giorno.
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