Cresce l’export di GNL americano, stabile l’Australia

Sono 646,3 Bcf di gas naturale, di cui 367,7 Bcf (56,9%) sotto forma di GNL in 32 paesi che gli USA hanno esportato a maggio 2024. TRa le destinazioni dell’export l’India è stato il primo paese di destinazione.

Mentre da un altro paese grane produttore di gas, l’Australia, ci si aspetta una realizzazione più o meno stabile nei prossimi due anni. L’aspettativa è che le nuove forniture provenienti da Scarborough e Barossa compensino la graduale diminuzione dell’offerta dalla piattaforma nord-occidentale. In assenza di nuovi investimenti però la prospettiva è di un lento calo della produzione e delle esportazioni nel lungo periodo.

Intanto sono tre i moduli di treno che sono stati consegnati allo stabilimento GNL di Pluto. Una volta assemblato, il treno di produzione completo sarà il secondo presso l’impianto GNL Pluto e avrà una capacità di 5mtpa.

Nella nazione asiatica la domanda di gas naturale USA sta crescendo a un ritmo che dai  primi dati a disposizione sembrerebbe pari a quasi il 20% nel primo semestre del 2024.

Una crescita sostenuta principalmente dall’industria che vede al primo posto il settore della raffinazione e dei fertilizzanti. Difatti il paese si è dato l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza nella produzione di urea entro il 2025.

In crescita anche la domanda energetica per il raffrescamento che vede un consumo di gas nel settore energetico segnare il più 30%.

In crescita anche la domanda di gas urbano grazie alla espansione della rete di distribuzione del gas e un maggiore utilizzo del vettore energetico nel settore dei trasporti (che è imputabile a CDG in India).

Tutto questo ha portato a un aumento di quasi il 30% su base annua delle importazioni di gas nella prima metà del 2024. Un dato che stando agli analisti di Global LNG Platform ha seguito il forte abbassamento dei prezzi.