“Il costo globale delle energie rinnovabili continuerà a scendere”

Secondo il rapporto di BloombergNef, i nuovi sviluppi eolici e solari stanno già sottoquotando carbone e gas

Il costo delle tecnologie rinnovabili come eolico, solare e batterie scenderà ulteriormente tra il 2% e l’11% nel 2025, battendo il record dell’anno scorso. Lo rivelano le proiezioni del report Levelized cost of electricity redatto da BloombergNef, secondo cui i nuovi parchi eolici e solari stanno già sottoquotando gli impianti a carbone e a gas sui costi di produzione, in quasi tutti i mercati a livello globale.

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Calo dei parametri di generazione eolica e solare

Nel frattempo, la sovracapacità produttiva di tecnologie pulite della Cina ha portato a un crescente protezionismo, sotto forma di tariffe di importazione da parte dei Paesi per evitare che importazioni a basso costo sconvolgano i propri mercati energetici. Le barriere commerciali potrebbero bloccare temporaneamente i cali dei costi, ma l’analisi prevede comunque che il costo livellato dell’elettricità per le rinnovabili scenderà in una forbice compresa tra il 22% e il 49% entro il 2035.

L’analisi indica che il costo di riferimento globale per i progetti di accumulo di batterie è sceso di un terzo nel 2024 a 100,83 euro per megawattora (MWh), “poiché un eccesso di offerta dovuto alle vendite più lente di veicoli elettrici ha portato a prezzi più bassi per i pacchi batteria” si legge a commento. Nel frattempo, lo scorso anno, il costo di un tipico impianto solare ad asse fisso è sceso del 21% a livello globale: “I moduli sono stati venduti a un costo di produzione pari o inferiore, senza segnali di un allentamento della sovracapacità nella filiera solare nel 2025”. Le batterie supereranno il limite di 96,95 euro/MWh, mentre i parametri di riferimento globali per la generazione eolica e solare sono destinati a scendere rispettivamente del 4% e del 2%.

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Rinnovabili: Cina fattore chiave dietro ai cali dei costi

Secondo il rapporto, l’abbondanza di capacità produttiva di tecnologie pulite della Cina è stata un fattore chiave dietro i cali dei costi registrati lo scorso anno, con un impatto importante sull’economia dei progetti. In media, il Paese asiatico può produrre 1 MWh di elettricità dalle principali tecnologie di generazione di energia a un prezzo inferiore dell’11%-64% rispetto ad altri mercati. Ad esempio, l’energia generata dalle turbine eoliche onshore costa circa il 24% in meno rispetto al benchmark globale di 36,84 euro per MWh.

Se i prezzi delle turbine eoliche in Cina sono in calo, altrove sono aumentati dal 2020. L’indice dei prezzi mostra che i costi dei componenti scenderanno di nuovo nel 2025, ma i produttori stanno mantenendo i prezzi alti per migliorare i margini. “Sebbene le tecnologie di energia pulita siano notevolmente migliorate negli ultimi decenni, c’è ancora spazio per ulteriori efficienze tecnologiche ed economiche” evidenzia il rapporto. Guardando al 2035, il benchmark globale dovrebbe calare del 26% per l’eolico onshore, del 22% per l’eolico offshore, del 31% per il fotovoltaico ad asse fisso e di quasi il 50% per l’accumulo di batterie.

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