Carburanti aerei perché il Saf non basta

‘inquinamento da traffico areo in UE non smetterà di aumentare anzi crescerà fino a raddoppiare entro il 2050 rispetto ai livelli del 2019. Stando a un’ultima analisi di Transport & Environment (T&E), al 2050 bruceranno ancora 21,1 milioni di tonnellate di kerosene fossile. Si tratta di un valore equivalente all’estrazione di 1,9 miliardi di barili di petrolio greggio all’anno. Un quadro che non migliora neanche con l’uso dei SAF, Sustainable Aviation Fuels. Questo perché il carburante green rischia di essere realizzato  da materie prime non realmente sostenibili.

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Quindi nonostante l’obiettivo sia aumentarne l’utilizzo massicciamente arrivando a 24,2 milioni di tonnellate di bio-kerosene; tuttavia, l’80% potrebbe non essere davvero sostenibile.

Carburanti aerei, le alternative possibili

I biocarburanti, spesso non sostenibili o meno scalabili, e i carburanti sintetici (e-fuels), sono le due alternative ad oggi percorribili rispetto il carburante tradizionale.

Un quadro anche qui che lascia pochi spiragli difatti per quanto gli e-fuels siano più sostenibili e scalabili dei biocarburanti, non riusciranno a tenere il passo con la rapida crescita del settore prevista dai costruttori di aeromobili. Inoltre si tratta di carburanti che per essere realizzati necessitano di una grande quantità di energia. Stando alle valutazioni di T&E si tratterebbe di un fabbisogno energetico dell’aviazione europea (585 TWh) corrisponderebbe a quasi due volte la domanda totale di elettricità dell’Italia nel 2023 (312,7 TWh).

Inoltre visti i livelli di crescita previsti dall’industria, i benefici derivanti dall’utilizzo di SAF saranno praticamente annullati. Con questo ritmo di crescita, l’aviazione europea esaurirà il proprio budget di carbonio entro il 2026, avverte T&E.

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