Tra i tanti temi affrontati nel convegno di apertura dei Wood Energy Days – organizzato da Aiel nell’ambito di Progetto Fuoco – l’evento in scena in questi giorni a Verona e dedicato agli impianti e alle attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di biomasse – un ruolo chiave è rivestito dall’innovazione tecnologica. Un vero e proprio motore del settore grazie al quale si punta a rendere sempre più performanti i diversi apparecchi a biomassa sfruttando le potenzialità diversi strumenti. Si tratta ad esempio di sensori termici integrati nella camera di combustione o di modelli matematici che – tramite un approccio predittivo – forniscono un quadro esaustivo di come funzioneranno questi apparecchi in futuro suggerendo l’impostazione più efficace per renderli efficienti.
Consumare di meno, inquinare di meno
Da un parte troviamo dunque strumenti ipertecnologici dunque che hanno come fine principale la sostenibilità ambientale di questi apparecchi, ma dall’altra – accanto ai nuovi prodotti – sono richiesti anche nuovi approcci alla ricerca e alla valutazione dei dati relativi all’impatto ambientale. Su questo tema si è soffermata nel suo intervento – dedicato alle emissioni di NOx dalla combustione domestica del legno e reale impatto sulla qualità dell’aria – Elisabeth Wopienka, ricercatrice di Bioenergy 2020+ che ha sottolineato – in merito alla combustione differenziata della biomassa – la necessità una valutazione differenziata delle emissioni di NOx.
Tecnologia , ma soprattutto uso corretto degli impianti
Nel corso della giornata è inoltre emerso come l’efficienza legata alla tecnologia sia un processo trasversale che parte dalla progettazione e arriva fino all’impiantistica e alla modalità di utilizzo, richiedendo un approccio integrato. Se infatti dettagli come la tipologia del materiale di isolamento di un impianto, il coefficiente di radiazione del vetro, la forma dei componenti hanno un effetto sulla performatività del macchinario, lo stesso si può dire anche per le attività degli installatori e infine del consumatore finale. La tecnologia infatti fa continui passi in avanti, ma non va trascurato che l’uso corretto di queste soluzioni innovative sia un elemento chiave per promuovere l’efficienza e quindi la sostenibilità.
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