La necessità di “accettare la sfida” legata ai limiti di emissioni inquinanti previsti dalla legislazione europea e di “trasformarla in un’opportunità per il settore” promuovendo sostenibilità ambientale e sfruttando appieno le potenzialità delle soluzioni tecnologiche più innovative. E’ uno dei temi sottolineati – nel corso della giornata di apertura di Progetto Fuoco alla Fiera di Verona – dal Direttore generale di Aiel Marino Berton che ha presentato le linee guida del nuovo Protocollo d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e le Regioni del Bacino Padano. Un documento che verrà perfezionato nelle prossime settimane e che contiene una serie di azioni e proposte integrate per abbattere le emissioni di PM 10 e Benzo(a)pirene in tutta la filiera. L’obiettivo è in particolare quello di ridurre del 70% le emissioni del riscaldamento domestico a legna e pellet entro il 2030 proponendosi come alleato delle istituzioni.
Cinque impegni
La strategia si articola in cinque distinti impegni:
TURN OVER TECNOLOGICO. Promuovere e migliorare la qualità tecnologica dei generatori a biomasse e avviare una campagna nazionale di rottamazione degli apparecchi obsoleti.
BIOCOMBUSTIBILI DI QUALITÀ. Introdurre criteri qualitativi e di certificazione dei combustibili legnosi: legna, cippato, pellet, bricchette.
PROFESSIONALITÀ. Garantire la professionalità degli installatori e manutentori attraverso un più preciso e definito percorso di formazione e aggiornamento.
MANUTENZIONE PERIODICA. Aggiornare i Catasti regionali dei generatori e intensificare la sorveglianza sull’applicazione delle norme vigenti.
BUONE PRATICHE. Avviare una campagna nazionale, rivolta ai consumatori per promuovere le buone pratiche per un uso corretto dei generatori a biomasse.
I prossimi step
“Gli ulteriori step del progetto – ha spiegato Berton a Canale Energia – saranno un tavolo di confronto insieme alle Regioni e al Ministero dell’Ambiente per definire una linea operativa -(perchè vorremmo declinare questi obiettivi anno per anno monitorando i risultati) e l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto che determinerà le modalità di attiviazione delle azioni operative”.
Un dibattito multidisciplinare
Tanti i relatori presenti all’incontro che ha declinato il tema biomasse da diversi punti di vista: politico, economico, tecnologico, comunicativo. Si va da Nathalie Hemeleers direttore delle policy dell’Associazione Europea della Biomasse che ha parlato dei limiti previsti dalla legislazione europea e del dibattito sulle emissioni atmosferiche a Bruxelles a Fabio Romeo del Ministero dell’Ambiente – Ispra che, tra i tanti temi trattati, ha menzionato anche la classificazione introdotta con il Decreto legislativo 186/2017. una misura che punta a individuare le prestazioni emissive di riferimento per le diverse classi, definire i metodi di prova e le verifiche che il produttore deve effettuare per il rilascio della certificazione ambientale e dare indicazioni circa le corrette modalità d in installazione e gestione dei generatori di calore.
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