Secondo il rapporto dell’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA), pubblicato oggi 4 dicembre, il Bangladesh Power Development Board (BPDB) potrebbe risparmiare 1,2 miliardi di dollari all’anno grazie a una serie di riforme nel settore elettrico. Queste misure mirano a risolvere i problemi strutturali e ridurre quasi a zero il carico delle sovvenzioni governative entro il 2030.
Un sistema in crisi nonostante la crescita
Tra il 2016 e il 2024, la capacità installata del sistema elettrico del BPDB è cresciuta del 125%, ma la domanda di energia ha registrato un aumento modesto non in linea con le aspettative dei finanziatori. L’utilizzo di combustibili costosi, i limitati progressi nelle energie rinnovabili e le sfavorevoli condizioni economiche hanno aggravato i problemi finanziari. Tra gli anni fiscali 2019-20 e 2023-24, le spese annuali del BPDB sono aumentate di 2,6 volte, mentre le entrate sono cresciute solo di 1,8 volte, portando il governo a stanziare 10,64 miliardi di dollari in sovvenzioni per mantenere l’approvvigionamento energetico positivo ed economicamente sostenibile.
Nel solo anno fiscale 2023-24, il governo ha erogato sovvenzioni per 3,22 miliardi di dollari. Tuttavia, il BPDB ha registrato perdite cumulative per 1,99 miliardi di dollari, ciò ha evidenziato la necessità urgente di una riforma strutturale che esoneri il governo dalla sovvenzione così onerosa del sistema.
Le riforme proposte
Il rapporto dell’IEEFA suggerisce come soluzione un approccio multifattoriale. Per affrontare il problema dell’eccessiva capacità del sistema, che al dicembre 2024 registra un margine di riserva del 66,1%, molto più alto di quanto necessario per un paese con limitate energie rinnovabili.
Le proposte includono:
- Trasferire metà della domanda industriale attualmente soddisfatta da generatori privati alla rete nazionale.
- Espandere le energie rinnovabili, aggiungendo 3.000 MW di capacità solare ed eolica.
- Ridurre il carico interrotto (load shedding) al 5% rispetto ai livelli del 2023-24.
- Limitare le perdite di trasmissione e distribuzione all’8%.
Secondo Shafiqul Alam, analista capo dell’IEEFA, migliorare i metodi di previsione della domanda, tenendo conto dell’efficienza energetica, è essenziale per affrontare il problema della sovra capacità. “Limitare i nuovi investimenti nei combustibili fossili e modernizzare la rete elettrica sono passaggi chiave per ridurre il peso delle sovvenzioni,” ha affermato.
Proiezioni future
Entro il 2030, il rapporto prevede che la domanda di picco del Bangladesh raggiungerà 25.834 MW, inferiore alla stima dell’Integrated Energy and Power Master Plan (27.138-29.156 MW). Un sistema con una capacità di 35.239 MW sarebbe sufficiente a soddisfare la domanda, riducendo il margine di riserva al 36,4% (inclusa l’energia rinnovabile variabile) e al 20% (esclusa l’energia rinnovabile variabile), valori comparabili a quelli di paesi come India e Vietnam.
Obiettivi per il 2030
Il Bangladesh dovrebbe puntare a installare un totale di 4.500 MW di capacità energetica rinnovabile connessa alla rete e 500 MW di stoccaggio a batteria con autonomia di tre ore. Questa strategia ridurrebbe la dipendenza dalle centrali a petrolio, costose e inefficienti, soprattutto durante le ore serali.
La finestra per il cambiamento
Secondo Alam, il tempo per rendere il settore elettrico sostenibile si sta riducendo rapidamente, ma un piano di riforma adeguato potrebbe riportare il sistema su una traiettoria sostenibile. “Politiche favorevoli, un focus sull’efficienza energetica e la modernizzazione della rete saranno fondamentali per garantire il successo di questa transizione,” ha concluso.
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