Tutti pazzi per i detersivi ecologici

Secondo un’analisi di Global Data, il mercato asiatico dei detersivi biodegradabili conosce un vero e proprio boom

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Sarà per una maggiore consapevolezza ambientale, sta di fatto che i consumatori della regione Asia-Pacifico (APAC) stanno sviluppando una avversione per i detergenti chimici, rivolgendosi sempre di più a un mercato che offre prodotti biodegradabili o imballaggi eco-friendly che evitano effetti inquinanti sugli ecosistemi e sul mare.

Una recente analisi di Global Data ha evidenziato questo fattore nelle scelte d’acquisto dei detersivi per bucato. In particolare, il Consumer Survey Q3 2024 di Global Data ha messo in luce che l’80% dei consumatori della regione Asia-Pacifico, quando va a fare la spesa, considera essenziale l’attributo ambientale del prodotto, o quanto meno gradito. Stessa tendenza si applica anche alle scelte sugli imballaggi riciclabili.

Una domanda che spinge l’offerta di detersivi eco-friendly

Secondo un vecchio adagio, è la domanda che dovrebbe creare l’offerta e, in questo caso, fornitori e produttori si stanno adeguando ai gusti dei consumatori, trasformando i loro processi aziendali secondo schemi di sostenibilità, proprio per attrarre maggiore clientela.

“I detergenti che presentano elementi biologici come estratti vegetali, oli essenziali, enzimi e conservanti naturali stanno diventando sempre più popolari. Questi ingredienti vengono percepiti dai consumatori come prodotti a basso impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento”, ha dichiarato Naveed Khan, consumer analyst presso GlobalData.

Dalla Malesia a Singapore gli esempi non mancano: la casa produttrice malese Ouji Seiyaku ha commercializzato un detergente liquido biodegradabile con un marchio cosiddetto Fab Zero che prevede ingredienti di origine vegetale, come estratti di fermentazione del mais o glicoside alchilico. Restando in Malesia, il marchio di detersivi sostenibili The Laundry Pods ha lanciato una linea di cialde per bucato a base di enzimi biologici, con un imballaggio privo di plastica. Similmente, a Singapore, la catena di negozi Personal Care del gruppo Watson ha lanciato un detersivo per bucato, a marchio Orita, con ingredienti biodegradabili al 97%, tra cui l’olio di cocco. O ancora, il marchio Bio-Home ha creato un detersivo in fogli dissolvibili confezionati in cartone che è stato premiato con il WorldStar Award ai Singapore Packaging Star Awards 2024.

Deepak Nautiyal, direttore commerciale di Global Data APAC & ME, chiarisce come i consumatori cercano imballaggi ecocompatibili, poiché aumentano le preoccupazioni per l’aumento dei rifiuti da imballaggio che inquinando la terra, l’acqua e l’aria della regione. Per questo motivo, i produttori offrono sempre più spesso imballaggi a plastica zero, riciclabili o biodegradabili.

Una buona notizia, se si considerano le dimensioni del mercato della bottiglie e contenitori di plastica nell’Asia-Pacifico, stimato a 28.28 miliardi di dollari nel 2024 con previsioni di crescita, secondo un report di Mordor Intellingence.

“La crescente domanda di opzioni sostenibili ed ecologicamente sicure creerà nuove opportunità di crescita per i produttori. Tuttavia, incorporare aspetti, ingredienti e materiali sostenibili nel processo produttivo richiederà maggiori investimenti. E per i produttori sarà difficile trovare il giusto equilibrio tra l’aumento dei costi di produzione e il mantenere i prezzi competitivi, senza compromettere i margini di profitto”, conclude Khan.


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