Arera, in arrivo gli strumenti per sbloccare le comunità energetiche

Girotto incalza per i decreti attuativi: "decine di progetti fermi al palo"

comunità energetica
foto Pixabay

In arrivo “gli elementi regolatori per la definitiva evoluzione operativa” delle Comunità energetiche. Lo assicura il presidente dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente Stefano Besseghini nel corso dell’audizione annuale.

Le comunità di fatto “rappresentano un volano alla realizzazione di impianti e un tentativo per rendere le comunità protagoniste di scelte che riguardano il loro territorio”. Azioni sempre più strategiche e necessarie ora che il gas è entrato nel conflitto Russia Ucraina ed ha evidenziato le debolezze del Sistema Italia.

Sottolinea però Besseghini che “come queste iniziative si confronteranno con una più ampia visione di sistema energetico rimane terreno di analisi”.

Serve quindi lavorare a “una progressiva integrazione a livello sovranazionale delle strutture di mercato, dei servizi e, più recentemente, delle strategie di sicurezza
dell’approvvigionamento” e ad un livello più consumer dei “sistemi di
generazione e consumo in raggruppamenti su scala minore”.

Azione per cui la regolazione dovrà compire uno “sforzo di sintesi e
di gestione della governance complessiva di questi meccanismi”.

Sbloccare le comunità energetiche, un dovere istituzionale

“Importante la presa di posizione sulle comunità energetiche di Arera, che ha dichiarato imminente l’uscita dei provvedimenti regolatori per sbloccare i decreti attuativi e rendere effettiva l’applicazione della norma che ne incentiva lo sviluppo” commenta in una nota Gianni Pietro Girotto, Presidente della Commissione Industria del Senato e a capo del comitato transizione ecologica del MoVimento 5 Stelle, padre putativo della direttiva che ha reso possibili anzitempo le comunità energetiche i Italia. “Chi frena si assumerà la responsabilità di non aver voluto dare risposte per cambiare un modello energetico che ora più che mai macina profitti a scapito dei consumatori, con conseguenze drammatiche sull’inflazione e l’economia“.

Il Senatore ricorda inoltre le già quasi 100 comunità energetiche identificate da  Legambiente impegnate nell’autoproduzione e allo scambio di energia sottolineando come ci siano “decine di progetti fermi al palo. E da qui nasce l’appello, che sostengo in pieno, di 77 organizzazioni che ieri hanno scritto al Governo affinché intervenga per sbloccare i decreti attuativi. Oggi e nei prossimi giorni si parlerà della crisi di governo, ma io continuerò a lavorare per ridurre le bollette di cittadini, imprese ed enti pubblici, cercando di portare a conoscenza di tutti la soluzione offerta da questo straordinario strumento”. 

Non solo Gas, alcuni obiettivi raggiunti da Arera

“Nel corso del 2021 ARERA ha realizzato sostanziali avanzamenti pressoché in
tutti i settori regolati, sviluppando progetti importanti ed attesi dagli stakeholder” nonostante i risalutati sono apliamente condizionati dalla guerra in Ucraina, difatti come evidenzia lo stesso Besseghini risultati raggiunti tr cui l’elaborazione dei nuovi “e significativamente ridotti tassi riconosciuti sul capitale investito” a cui ha fatto seguito la realizzazione di “efficaci strumenti per collegarli all’effettivo andamento dei mercati finanziari”. Come anche il sistema sistema di incentivi per Terna, “finalizzato all’incremento dell’efficienza del servizio di dispacciamento”. Azione che ha avuto anche un efficacia sula riduzione dei costi già da inizio 2022.

La nuova regolazione di accesso agli impianti di chiusura del ciclo dei rifiuti è altro fiore all’occhiello di questa Autorità insieme come sottolinea Besseghini “Alla rinnovata disciplina della qualità, in grado di chiarire e di rafforzare gli strumenti a tutela dei consumatori”.

Progressi anche nel settore idrico, con l’introduzione di una “valutazione comparata della qualità tecnica, passaggio fondamentale nella logica output-based e più in generale per dare agli utenti consapevolezza dell’operato dei gestori”.

Progressi offuscati dal cambio di passo condizionato dall’impatto della guerra in Ucraina dei russi e della conseguente crisi del gas che hanno messo al centro il tema tema della sicurezza della fornitura rendendo necessario una “diversificazione delle
rotte di approvvigionamento ed un deciso impulso allo sviluppo delle rinnovabili”.

 

 


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