ARERA, il nuovo metodo tariffario idrico 2024-2026

Sicurezza degli approvvigionamenti, riuso e acque meteoriche entrano nella tariffa idrica

Il settore idrico italiano si trova ad affrontare sfide sempre più complesse e pervasive dovute ai cambiamenti climatici e la crescente domanda di acqua. Tutto ciò sta mettendo a dura prova la resilienza dei sistemi idrici, la sicurezza degli approvvigionamenti e, in alcune zone d’Italia, la stessa disponibilità d’acqua.

In tale contesto, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ha approvato il Metodo Tariffario per il Quarto Periodo Regolatorio, MTI-4. Vengono così introdotte alcune novità volte a mettere a disposizione dei gestori nuovi “percorsi” regolatori per perseguire gli obiettivi della sicurezza idrica. Il Laboratorio Ref Ricerche ha sintetizzato le nuove disposizioni in un position paper.

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Diga, foto Pixabay

Esteso il periodo regolatorio fino al 2029

Tra le novità di rilievo vi è l’estensione del periodo regolatorio da 4 a 6 anni, ovvero dal 2024 al 2029. L’intento è offrire agli operatori una prospettiva temporale più ampia per la programmazione degli investimenti e il perseguimento di una strategia industriale di lungo periodo. A questa estensione segue anche l’allungamento del periodo di riferimento del Piano delle Opere Strategiche al 2035.

L’orizzonte temporale di medio-lungo termine è stato previsto per garantire anche maggiore attenzione agli interventi di area vasta, che per loro natura tendono a coinvolgere più territori e attori a diversi livelli di governance, come Regioni, Autorità di bacino e gestori.

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Riserva d’acqua, foto Pixabay

Più in generale, ARERA ha confermato l’impianto building block a cinque componenti della tariffa: costi operativi, costi di capitale, costi ambientali, fondo nuovi investimenti e conguagli. La regolazione sarà poi di natura asimmetrica, con sei schemi tariffari, caratterizzati da limiti differenziati di crescita annuale della tariffa in funzione di tre grandezze come il fabbisogno specifico di investimenti del gestore, la “sostenibilità” del costo del servizio in ciascun territorio e la presenza di variazioni di perimetro del servizio o dei processi tecnici.

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Diga, foto Pixabay

Sostenibilità ambientale

ARERA ha previsto l’introduzione di due nuovi meccanismi di incentivazione legati alla sostenibilità ambientale del servizio, in termini di efficientamento energetico e promozione della circolarità. I nuovi indicatori sono tesi a misurare da una parte la riduzione delle quantità di energia elettrica acquistata da terzi e dall’altra l’aumento della quota di acqua depurata destinata effettivamente al riutilizzo nei settori al di fuori del SII. Tali meccanismi sono esclusivamente incentivanti, al fine di promuovere l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo e il riuso dell’acqua depurata nei settori agricolo e industriale.


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