Tempo libero e sostenibilità è un binomio in crescita, ne abbiamo parlato già diverse volte tra queste pagine. Il cinema non è da meno. Dopo gli Award dedicati assegnati al Festival del cinema di Venezia anche il festival del Cinema di Roma che nel weekend vede assegnare i Green movie award, riconoscimento per film di interesse ambientale, promosso da Pentapolis Onlus giunto alla seconda edizione.
“I festival di cinema ambientale ancora fanno fatica a diffondersi , ma i film ambientali ci sono” afferma Gaetano Capizzi direttore artistico del festival CinemAmbiente. “Sopratutto nei documentari e nei film per bambini riscontriamo sempre di più focus su alimentazione e inquinamento”. A testimonianza che quando cambia il paradigma culturale a livello mondiale cambia l’approccio come sottolinea lo stesso Capizzi “A Teheran c’e’ un festival dedicato all’ambiente. E, altro segno del cambiamento dei tempi, è la nascita dell’ecocritica”.
In questo l’industria culturale si sta dando da fare sia nella proposizione di queste tematiche che nel favorirne la diffusione.
 “Il ruolo dei festival è centrale per favorire la diffusione di nuovi temi, come l’ambiente, al grande pubblico e agli addetti ai lavori” spiega Cristina Priarore direttore generale Lazio film Commission.
Attraverso le film commission arrivano parte dei fondi per la produzione cinematografica. Questo rappresenta un momento importante per favorire scelte “Come Lazio Film Commission abbiamo un fondo di 9milioni di euro. Stiamo lavorando per inserire un protocollo green a cui vincolare l’erogazione dei fondi. In questo il nostro ruolo è favorire l’integrazione tra livello produttivo, istituzionale e creativo. Inoltre c’e’ molta cooperazione tra le diverse film commission, le regioni che hanno già il protocollo green cercano di aiutare nella stesura e nel percorso di integrazione quelle che non lo hanno a testimonianza di quando il tema della sostenibilità sia presente nelle agende delle Film Commission” conclude la Priarore.

I vincitori del green movie award 2017

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Chiara Bellini vince il Green movie award per l’impegno ambientale con il documentario “Gli anni verdi”, mentre “Resina” di Renzo Carbonera vince il premio per il “green set”.
 “Gli anni verdi” e’ un documentario  disincantato sull’ inquinamento e gli effetti di un esperimento sul car fluff sul territorio affrontato dal punto di vista di chi la battaglia per il proprio ambiente la fa tutti i giorni.
“Resina” è stato il primo film che per la regione Trentino ha seguito le pratiche del protocollo green come uso di rete elettrica cittadina invece che dei gruppi elettrogeni o tensione al km0 per la logistica.  “Seguire queste pratiche ci ha portato un risparmio del 15-18% sul budget previsto” spiega il regista Renzo Carbonera “a seguito di questa esperienza la Trentino film commission assegna dei punti ai fini della assegnazione di fondi, ai progetti che scelgono di partecipare a questo protocollo”.
Non sono mancati i richiami al rispetto per gli animali come parte integrante di una attenzione per l’ambiente e la sostenibilità come ha sottolineato Enzo Lavagnini critico cinematografico; “Nella storia del cinema sono state tante le violenze sugli animali. Un aspetto a cui oggi si può mettere fine”.
Insomma la sfida per l’ambiente si combatte anche sul grande schermo.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.