La transizione energetica traina le operazioni di acquisizione e/o fusione. In Italia, nel 2024 si è registrata una leggera contrazione nel numero di Mergers and Acquisitions (M&A), con un volume complessivo di 128 operazioni rispetto alle 141 registrate nel 2023 (-9,2%). Il segmento power & utilities, con 80 operazioni, si è confermato il segmento più dinamico incidendo per il 63% del numero totale delle transazioni del più generale settore energy, utilities & resources (EU&R).

È quanto emerge dall’analisi Energy, Utilities & Resources e Outlook 2025, redatto da PwC Global & Italian M&A Trends, secondo cui “la crescente complessità del panorama energetico porterà ad un’intensificazione delle operazioni di M&A, con l’obiettivo di garantire una maggiore stabilità delle catene di fornitura, razionalizzare i portafogli di business in logica di decarbonizzazione e favorire la crescita attraverso sinergie strategiche”.
Transizione energetica traina le acquisizioni industriali
In base al quadro fornito dal rapporto, il mercato italiano delle fusioni e delle acquisizioni è “l’espressione di un profondo processo di trasformazione del settore, determinato da una molteplicità di fattori”, quali transizione energetica, sicurezza dell’approvvigionamento, innovazione tecnologica e cambiamenti geopolitici.
All’interno del segmento power & utilities, le operazioni sono state trainate dall’interesse verso l’ambito delle energie rinnovabili. L’attività di M&A è stata guidata dagli obiettivi di decarbonizzazione e sicurezza energetica, con target costituiti da società attive nella produzione energetica da fonti pulite e sistemi di accumulo, con un sempre maggiore interesse verso l’ambito del biometano da parte di investitori industriali e finanziari.
Prosegue il processo di concentrazione tra le multiutility
Nell’ambito delle utilities, nel 2024 sono state registrate 24 operazioni di M&A in linea rispetto al 2023. Le transazioni durante l’anno sono state guidate da un forte processo di razionalizzazione e riorganizzazioni dei portafogli delle società attive nei business tradizionali, quali energia, reti, ambiente. Inoltre, in coerenza con la tendenza registrata negli ultimi anni, l’analisi rileva il proseguire del processo di concentrazione tra le multiutility, alimentato dalla elevata frammentazione che caratterizza il contesto.
L’evoluzione del panorama energetico italiano “offre notevoli opportunità sia per gli investitori industriali sia per i fondi di private equity” e nel corso del 2025 continuerà la spinta dettata dalle strategie di razionalizzazione, focalizzazione e ottimizzazione del portafoglio. Sono attese operazioni rilevanti in termini di valore anche grazie alle alleanze tra player industriali e finanziari, soprattutto in ambito infrastrutturale.
Operazioni M&A a livello mondiale per un valore di 452 mld
Spostando l’attenzione a livello mondiale, nel 2024 il mercato delle operazioni di M&A nel settore indagato ha registrato una contrazione del 23% in termini di valore delle transazioni, attestandosi ad un valore complessivo di oltre 452 miliardi di euro. Tale flessione è principalmente attribuibile alla riduzione del numero di megadeals (ossia operazioni di valore superiore ai 4,8 miliardi), complessivamente 10 nel 2024 rispetto ai 16 del 2023.
A livello di segmenti, il mining & metals ha evidenziato la miglior performance, affermandosi come primo settore per numero di operazioni (1.749), in crescita del 2,5% rispetto al 2023. Il segmento power & utilities, nonostante le 1.645 operazioni del 2024, ha registrato una flessione del 15% rispetto all’anno precedente.
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