210 milioni di euro per fronteggiare il dissesto idrogeologico. A tanto ammonta la programmazione delle risorse nell’ambito del Piano degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, messe a disposizione dal Mase con quattro decreti firmati l’11 novembre dal ministro Gilberto Pichetto Fratin.
La misura individua 59 opere prioritarie per quattro regioni, assegnando finanziamenti per 75 milioni all’Emilia-Romagna, circa 70 milioni al Lazio, oltre 36 milioni all’Abruzzo e oltre 30 milioni all’Umbria.
Pichetto Fratin: “Stanziamenti si aggiungono a misure di efficiente governance”
I decreti permettono di avviare e proseguire opere necessarie per la sicurezza dei territori. Lo ha ribadito il ministro Pichetto Fratin nella nota stampa, sottolineando l’impegno del ministero sul tema del contrasto alle criticità idrogeologiche, “con importanti stanziamenti economici che si aggiungono a molte misure di efficiente governance, come quelle più recentemente individuate nel decreto ambiente che rafforzano i poteri dei Presidenti di Regione nel loro ruolo di Commissari Straordinari”.
In particolare, con riferimento alla regione più colpita dai fenomeni idrologici estremi, per l’Emilia-Romagna l’importo finanziato dal ministero riguarda quindici interventi: il più consistente è a Sala Baganza, per la messa in sicurezza della città di Parma e del nodo idraulico di Colorno, con 20,8 milioni di euro che si aggiungono ai fondi previsti da precedenti programmazioni e al finanziamento regionale. Tra le altre opere, vengono messe a rendiconto quella di messa in sicurezza del torrente Tiepido nel bacino del Panaro a Castelnuovo Rangone (12,7 milioni), oltre agli interventi sugli argini a Goro e Comacchio (7,5 e 7,2 milioni) e il secondo stralcio del completamento di interventi per la parete sud della Rupe di San Leo (3,4 milioni).
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Dissesto idrogeologico: opere prioritarie in Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo e Umbria
Venti sono gli interventi programmati nel Lazio per un totale di circa 70 milioni di euro: l’importo economico più notevole riguarda il consolidamento della parete rocciosa della Santissima Trinità a Vallepietra (in provincia di Rieti) con 18 milioni di euro e 9,4 milioni per la messa in sicurezza idraulica della zona urbana del Torrino, nel comune di Roma.
Altrettante sono le opere finanziate in Abruzzo con uno stanziamento di 36,1 milioni di euro, di cui 7 milioni destinati a Pineto (in provincia di Teramo) per l’intervento di riduzione del rischio idraulico e recupero dell’ecosistema fluviale del fiume Vomano. Quattro infine sono gli interventi prioritari contro il dissesto idrogeologico a favore dell’Umbria, a consuntivo per 30,2 milioni, destinati a Foligno (26,7 milioni complessivi per due interventi), Massa Martana e Montecastrilli.
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