- Lo sviluppo di una strategia lungimirante che si basa su principi di investimento sostenibile consentirebbe agli investitori nel settore degli immobili commerciali di tutelarsi dall’incertezza economica.
- Lo evidenzia un report di CBRE, pubblicato nel mese di settembre.
La logistica è stata l’asset class immobiliare protagonista del 2021. Il volume di investimenti nel segmento ha raggiunto 2,7 miliardi di euro, registrando un incremento dell’88 per cento rispetto al 2020 e arrivando a rappresentare circa il 30 per cento del volume totale. La situazione attuale, tuttavia, richiede cautela. Con l’aumento dei tassi di interesse e l’inflazione spinta dai costi, più che dalla domanda, si prevede una crescita economica inferiore. In questo clima, quindi, è importante capire se investire in asset logistici che rispettano criteri di sostenibilità garantisca tutele maggiori.
È l’obiettivo del report “Capturing the value of sustainability in European logistics”, pubblicato a settembre da CBRE, società internazionale d’investimento attiva nel settore degli immobili commerciali. L’analisi di CBRE ha preso in esame undici mercati europei: Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Paesi Bassi e Regno Unito. E ha dimostrato che, con ogni probabilità, le strutture logistiche aventi una certificazione di sostenibilità sono in grado di avvantaggiare finanziariamente gli investitori immobiliari.
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L’importanza di una strategia d’investimento lungimirante
In particolare, 8,1 per cento è la quota media in cinque anni del volume degli investimenti in azioni certificate BREEAM sul volume totale degli investimenti europei nel settore Industrial & Logistics. 25 bps è il premio di valutazione medio a cinque anni rispetto al mercato Prime Net Yield per la logistica europea.
Nei mercati con buone evidenze transazionali dal 2018 (Spagna, Italia, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito), i premi di valutazione tendono al rialzo. D’altra parte, in una serie di mercati in cui la quota delle proprietà logistiche certificate BREEAM è inferiore (come la Germania), la maggior parte delle prove transazionali risale al 2018 e al 2019; il che si traduce in premi di valutazione relativamente inferiori.
Nell’Unione europea, dove gli edifici sono responsabili del 25 per cento delle emissioni di gas serra, lo sviluppo di una strategia lungimirante, basata su investimenti sostenibili, consentirebbe agli investitori nel settore degli immobili commerciali di stare al passo con l’andamento dei mercati e, ove possibile, proteggersi dalle oscillazioni di valore del portafoglio.
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