ForesteIn Italia, nel 2019, sono circa 881.068,93 gli ettari di foresta gestiti in modo sostenibile e certificati Pefc. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale sulla certificazione” nel nostro paese, realizzato dal Programma di valutazione degli schemi di certificazione forestale. L’anno scorso infatti la superficie certificata è cresciuta di oltre 62.000 ettari in più rispetto al 2018 quando erano 819.017,06, segnando un aumento percentuale del 7,6%.

Le regioni con superficie forestale più estesa

La regione italiana con la superficie forestale certificata più estesa è il Trentino Alto-Adige, con i 300.445 ettari gestiti dal Bauernbund – Unione agricoltori di Bolzano, cui si aggiungono i 261.428,81 ettari cumulativi curati nella provincia di Trento che comprende l’area gestita dal Consorzio dei comuni trentini – Ar Trentino e dalla Magnifica comunità di Fiemme.

Al secondo posto c’è invece  il Veneto con 92.705,96 ettari, mentre in terza posizione c’è il Friuli Venezia Giulia, con 83.352,35 ettari gestiti da Uncem. A seguire troviamo le superficiforestali certificate di Piemonte, Lombardia, Toscana, Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Umbria e Lazio.

Aziende certificate in crescita

A crescere  è anche il numero delle aziende che scelgono di lavorare nel rispetto del patrimonio forestale: sono il 5,4% in più rispetto al 2018. Nello specifico, sono 115 le nuove aziende che nel 2019 hanno ottenuto la certificazione di Catena di custodia, mentre in totale, attualmente in Italia, si contano 1.095 aziende certificate nel nostro paese. Un dato che che colloca l’Italia al quinto posto nella classifica mondiale dei Paesi con più aziende certificate Pefc.

Le regioni con più aziende certificate

Entrando nelle specifico delle diverse regioni, il Veneto è quella  che occupa il primo posto con 251 aziende con certificazione di tracciabilità (Catena di custodia). A seguire troviamo Trentino Alto-Adige (192), Lombardia (181) e Friuli Venezia Giulia (126). Per quanto riguarda le categorie produttive, rimane preponderante il settore legno in tutti i suoi aspetti, dagli imballaggi, all’edilizia e prima trasformazione, ma cresce anche il settore carta sia da stampa che packaging.

“Crescita di aziende certificate è segnale positivo”

La crescita delle aziende che scelgono di certificare il proprio lavoro con il logo Pefc è un segnale positivo per il mondo delle foreste ma anche per la società in generale” – sottolinea in una nota Antonio Brunori, Segretario generale Pefc Italia –tale crescita è dovuta non solo dal grande impegno profuso dall’associazione su tutto il territorio nazionale nel raccontare un modo più sostenibile di fare impresa, ma anche da una rinnovata sensibilità ambientale che si sta diffondendo grazie a tanti movimenti giovanili che nel 2019 hanno spostato l’attenzione dei media e della società sulla lotta al cambiamento climatico. I numeri significativi della certificazione forestale in Italia, e alti nel Triveneto colpito dalla Tempesta Vaia, dimostrano che nel nostro Paese esiste e si espande di anno in anno un’economia positiva che lavora in sinergia con il territorio, ma anche che il settore forestale è elemento di resilienza per l’economia della montagna”.

2019, anno impegnativo per il Pefc

“Il 2019 è stato anno molto impegnativo per il Pefc che ha lavorato costantemente per contribuire al ripristino dei danni causati dalla tempesta VAIA a fine 2018 – sottolinea in una nota Maria Cristina D’Orlando, presidente del Pefc Italia – per farlo, l’Associazione ha lanciato anche il progetto Filiera solidale Pefc, proponendo un logo per il legname proveniente dal recupero delle piante abbattute da Vaia che lo accompagnerà fino ai prodotti finali con la tracciabilità attraverso le varie trasformazioni”.

“In questo contesto – aggiunge D’Orlando – diventa fondamentale la presenza di un ente normatore come il Pefc, in grado di garantire standard per la corretta gestione delle foreste e di promuovere un modello di sviluppo sostenibile, basato sui principi di salvaguardia e valorizzazione della biodiversità, tema portante di questa edizione della Giornata internazionale delle foreste e di cui boschi e foreste sono fondamentali custodi”.


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