Incredibili opportunità si celano nelle tecnologie basate sull’idrogeno verde per l’area del Medio Oriente e del Nord Africa, di seguito Mena. In termini di transizione verso un’economia a emissioni zero, in primo luogo, ma anche in termini di sicurezza energetica, leadership tecnologica, green job e stabilità sociale. In altre parole, la regione del Mena può rappresentare uno dei terreni più fertili per la crescita di questo vettore, che diventerà il nuovo petrolio.
La crescita dell’idrogeno verde in Nord Africa e Medio Oriente
Il documento “Green hydrogen production and export”, pubblicato dal Dii desert energy (novembre 2020) della Desertec industrial iniziative, facilitatore di mercato nato nel 2009 in Germania per esplorare il potenziale delle rinnovabili nelle aree desertiche del Nord Africa e del Medio Oriente, contiene un’analisi ponderata di breve-medio periodo sulle opportunità in termini di costi, esportazione, crescita tecnologia.
La tecnologia ponte tra l’area euro e Mena
I promotori dello studio guardano all’idrogeno come tecnologia ponte tra l’Africa e l’Unione europea. La situazione è straordinariamente favorevole: l’Europa pianifica di installare almeno 6 GW di elettrolizzatori entro il 2024 e 40 GW entro il 2030; al contempo, il Nord Africa punta a 20 GW di entro il 2030, contando 7,5 GW per il mercato domestico e 32,5 per le esportazioni. Entro il 2030 la Commissione europea stima che circa 13 miliardi di euro potrebbero essere investiti per sviluppare questi elettrolizzatori in tutta l’Unione europea, in aggiunta ai 50-150 miliardi per fotovoltaico ed eolico per un totale di 50-75 GW.
Non solo. La pandemia, prosegue il documento, ha travolto il comparto petrolifero oltre all’industria del gas. Ha così accelerato l’abbandono delle fossili con ripercussioni sul potenziale di nuovi paesi vincenti e perdenti.
Approvvigionamento e occupazione locale
L’approvvigionamento dell’idrogeno dovrà essere diversificato, fattore che rappresenta un imperativo in una visione geopolitica. In generale, le regioni del Mena possono essere i partner dell’Europa per la produzione di idrogeno verde.
Per riuscire a raggiungere uno scenario favorevole nel breve periodo, il documento suggerisce di lasciare che lo “sviluppo verde” sia guidato da portatori d’interesse della regione del Mena, per il bene delle comunità locali e dell’intera regione.
Collocare l’idrogeno verde, la cui produzione dovrà essere certificata e dovrà seguire rigidi standard di sicurezza, al cuore della transizione sociale ed economica verso la sostenibilità.
Approccio innovativo e ambizioso
Incoraggiare i portatori di interesse a supportare realistici ma ambiziosi piani nazionali per l’idrogeno verde così da stimolare un mercato delle molecole verdi. Lungo questo percorso sarà utile fissare obiettivi intermedi e tempi di esecuzione per non perdere di vista l’obiettivo dell’incremento di energia rinnovabile.
Per non perdere la sfida, velocità e intelligenza saranno due doti fondamentali e dovranno confluire in un approccio nuovo, flessibile e più innovativo. Così facendo i costi diminuiranno e la competitività crescerà rapidamente. Ciò avverrà più facilmente se si promuoveranno progetti su grande scala.
Sicurezza per gli investimenti
Ultimo, ma non ultimo, il rapporto cita la necessità di mettere a frutto il know-how esistente e le storie di successo per strutturare nuovi progetti. Così da offrire maggiori garanzie agli investitori a fronte di tassi di finanziamento competitivi a lungo termine e di un gettito fiscale favorevole.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.