La giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, che si celebra il 17 giugno di ogni anno, è una ricorrenza indetta nel 1995 dalle Nazioni Unite per promuovere la consapevolezza degli sforzi internazionali al fine di combattere la desertificazione e gli effetti della siccità.
Giornata mondiale contro la desertificazione, il tema chiave per il 2021
Il tema scelto quest’anno, “Restoration. Land. Recovery. We build back better with healthy land”, in analogia con l’avvio del decennio Onu per il ripristino dell’ecosistema 2021-2030, si focalizzerà sulla trasformazione dei terreni degradati in terreni sani, trasformazione che permette di creare posti di lavoro, aumentare i redditi e la sicurezza alimentare, nondimeno, recuperare la biodiversità.
La desertificazione dipende certamente da fenomeni naturali, ma le cause più significative sono quelle antropiche: il suolo è depauperato dalle coltivazioni intensive e dai pascoli che consumano la vegetazione; impatta negativamente anche l’abbattimento degli alberi, che con le loro radici, trattengono il manto superficiale del terreno.
Nel 2050 bisognerà assicurare la sicurezza alimentare a 9,7 miliardi di persone previste come popolazione e, allo stesso tempo, attuare l’Accordo di Parigi. Tutto ciò potrà essere affrontato solo se verranno implementate le iniziative per la neutralità del degrado del suolo (Ldn) e saranno garantiti i diritti di proprietà della terra per le agricoltrici, che producono tra il 60 e l’80% della produzione alimentare nei Paesi in via di sviluppo, inoltre bisognerà combattere gli incedi boschivi.
Attualmente, oltre 2 miliardi di ettari di terreni che in precedenza erano produttivi, sono degradati, più del 70% degli ecosistemi naturali risulta alterato e, da qui al 2050 potrebbe arrivare al 90%. Oltre a ciò, nei prossimi dieci anni la produzione alimentare necessiterà di altri 300 milioni di ettari di terreno.
In Europa, la desertificazione è ad uno stadio avanzato in Spagna, nel sud del Portogallo, della Grecia e di Cipro e nella parte di Bulgaria e Romania che si affaccia sul Mar Nero e, ovviamente in Italia.
Anche in Italia è un fenomeno in crescita
In Italia, questa forma di degrado del suolo, che si misura monitorando la copertura vegetale e la produttività del suolo stesso, è un fenomeno in crescita. La Sicilia è la regione più colpita, con il 42,9% della superficie regionale, seguita da Molise, Basilicata con il 24,4% e Sardegna al 19,1%.
I consorzi di bonifica riuniti dell’Anbi, su base di dati del Cnr, ricordano che alcune aree hanno una percentuale di sostanza organica nel terreno, che è scesa al 2%. Da questa soglia in poi, si può parlare di deserto. In Italia, un altro annoso problema incide: una rete idrica colabrodo che favorisce lo spreco di 4,5 miliardi di metri cubi di acqua potabile.
Una indagine evidenzia i timori dei cittadini
Secondo una recente indagine Ipsos condotta per conto di Finish a un campione di cittadini l’attenzione a questa risorsa è ancora molto carente. Difatti solo 2 italiani su 10 ne sono preoccupati nel presente e il 70% ritiene sia problematica esclusiva di specifiche aree e periodi dell’anno. Tale riscontro cambia rispetto l’area geografica di provenienza degli intervistati (16% nord ovest, 19% nord est, 22% centro, 25% sud e isole).
Inoltre solo il 22% degli italiani proiettati nel futuro ritiene veritiere le previsioni del World Resources Institute rispetto le difficoltà che l’Italia vivrà da qui al 2040 di “stress idrico”.
Dati che mal si sposano con la rilevazione rispetto la preoccupazione dei cittadini su fenomeni come: scioglimento dei ghiacciai (24%); le forti piogge (12%) e periodi di siccità sempre più prolungata (9%). Dati che cambiano se pensati in un futuro prossimo in cui per le piogge e la siccità la preoccupazione aumenta rispettivamente al 19% e 16%.
Alcune eventi organizzati per la Giornata
In occasione della Giornata della desertificazione e siccità 2021, nel mondo sono previsti ovunque eventi e convegni in base ai vari paesi. In Italia, sono previsti due webinar, uno in Sicilia e l’altro in Sardegna: il primo, organizzato dall’Associazione per lo sviluppo sostenibile e centro di educazione ambientale (Assocea Messina), dal titolo “Land degradation neutrality: the Sicilia’s case study” incentrato sulla neutralità del degrado del suolo in Sicilia, una regione ad alto rischio desertificazione.
Il secondo, si terrà a Sassari ed è organizzato da DesertNet International (Dni), dal titolo “Science meets the Ggw initiative. A step towards land restoration and recovery in Sub-saharian Africa”, sul ruolo della “Great green wall initiative” nell’affrontare le sfide globali.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.