La Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto un’intesa sul decreto attuativo del Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali e Fondo Foreste. Al via con la definizione dei criteri minimi nazionali per il riconoscimento dello stato di abbandono dei terreni esclusi dai boschi.
Sarà invece un valore di 1 ,2 milioni di euro il Fondo Foreste. Questo prevede un accordo di cooperazione tra Mipaaf e Crea, l’ente di ricerca in agricoltura. “Nascerà, così, il Portale Forestale Nazionale dove confluiranno i dati e verrà pubblicato annualmente il rapporto sullo stato delle foreste” rimarca il deputato Alberto Manca, esponente M5S in commissione Agricoltura.
Il Fondo Foreste investirà nel supporto tecnico-scientifico alla raccolta. Si occuperà anche di armonizzazione e digitalizzazione delle informazioni statistiche e cartografiche inerenti il patrimonio forestale.
“L’obiettivo è il ripristino delle attività agricole e pastorali preesistenti, la conservazione della biodiversità e della qualità del paesaggio” dichiara Manca. “Il testo, redatto di concerto con i ministri della Cultura e della Transizione Ecologica, rappresenta un importante punto di partenza per la gestione e valorizzazione delle superfici meritevoli di tutela e ripristino, da individuare all’interno del Piano Paesaggistico regionale e attraverso una sburocratizzazione delle procedure”.
Fondo Foreste e Testo Unico, una scelta anche per la prevenzione degli incendi
“La gestione di queste aree oggi abbandonate da restituire al loro scopo agricolo o pastorale originario – aggiunge – rappresenta un’azione fondamentale di prevenzione degli incendi”.
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