Bonifica e climate change un osservatorio per contrastare il dissesto idrogeologico

I dati sul dissesto idrogeologico in Italia presentati dall'Anbi

Anbi§ 1012Serve una visione strategica per tutelare l’acqua come risorsa agricola e di vita alla luce dei cambiamenti climatici. Si è discusso anche di questo oggi in occasione della presentazione del libro “Obiettivo acqua”  con la raccolta delle immagini della 1^ edizione Concorso fotografico Nazionale organizzato da Anbi, associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, a Roma.

La giornata è stata anche occasione per il Presidente dell’Associazione Francesco Vincenzi ha presentato i dati sul rapporto dei dati su stati di calamità naturale ha sottolineato come la problematica dell’acqua si “una questione culturale”.

Nel rapporto è emerso come solo il 70 delle acque nel nostro Paese vengono trattate. L’impatto del cambiamento climatico sulle nostre regioni è crescente. Nnel 2017 12 regioni italiane su 20 hanno dichiarato lo stato di calamità naturale, nel 2018 il numero è sceso a 11 mentre nel 2019 si è saliti a 16.

“Sono 539 le dighe presenti in italia che potrebbero contenere 7mln di m3 di acqua” sottolinea Vincenzi, “ma non sono a regime o sono incompiute o è presente del sedime”. Un dato che evidenzia come a fronte dei progetti finanziati manchi  ancora molto per raggiungere un risultato di efficienza.

Un nuovo ruolo per le bonifiche dato dal climate change

Alla luce dei dati e delle necessità del sistema Paese, Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha sottolineato come la bonifica abbia svolto e svolge un ruolo per la tutela della biodiversità  e per i suoli coltivabili nel nostro Paese. Un ruolo che può essere ancora più centrale oggi per affrontare e contenere le nuove problematiche date dal climate change.

Un’azione per cui Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde sottolinea l’importanza di istituire un Osservatorio permanente per la lotta al dissesto idrogeologico, che monitori e responsabilizzi sulle opere necessarie da fare e su quelle fatte a supporto delle istituzioni.

 


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.