accumulo

La quasi totalità dei sistemi di accumulo in Italia risulta abbinato a un impianto fotovoltaico di taglia residenziale. Il 98% è di taglia inferiore ai 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi di capacità inferiore o uguale ai 5 kWh (39,5%) e di quelli compresi nel range tra 5 kWh e 10 kWh (41,3%). È la fotografia restituita dal nuovo report “Osservatorio sistemi di accumulo” realizzato dalla federazione Anie che rappresenta le imprese elettrotecniche ed elettroniche, aderente a Confindustria.

L’analisi dei dati 2021

Al 30 giugno 2021 risultano installati 50.442 sistemi di accumulo, per una potenza complessiva di 252 MW e una capacità massima di 405 MWh. A questi si aggiungono gli impianti di Terna per complessivi 60 MW e 250 MWh. Stando ai dati dello studio, gli obiettivi fissati dal Pniec al 2023 con 1.000 MW di storage centralizzato sono ancora lontani. Ad oggi, l’analisi evidenzia che è stato raggiunto solo lo 0,5% dell’obiettivo.

sistemi di accumulo
Fonte: “Osservatorio sistemi di accumulo” 2021, federazione Anie.

La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (14.379 per una potenza di 63 MW e una capacità di 107 MWh) seguita da Veneto (8.232 per 39 MW e 68 MWh), Emilia Romagna (5.309 28 MW e 44 MWh) e Piemonte (3.683 perr 27 MW e 37 MWh).

sistemi di accumulo
Fonte: “Osservatorio sistemi di accumulo” 2021, federazione Anie.

Sistemi di accumulo, trend in crescita

Il trend del primo semestre 2021 è in notevole crescita per numero, potenza e capacità di accumulo rispetto al primo semestre del 2020 con valori superiori rispettivamente del 100%, 128% e 153%.

federazione Anie
Fonte: “Osservatorio sistemi di accumulo” 2021, federazione Anie.

Sta crescendo la taglia di potenza degli impianti fotovoltaici residenziali a cui sono accoppiati i sistemi di accumulo: nel secondo trimestre 2021 si registra un +8% di installazioni su impianti fotovoltaici di taglia compresa tra 6 e 10 kW rispetto al primo trimestre 2021 e un +18% rispetto all’ultimo trimestre 2020, segno evidente del processo di elettrificazione dei fabbisogni energetici degli edifici.

Analizzando la tipologia di configurazione, nelle nuove installazioni si registra uno spostamento a favore della produzione in corrente continua. Nel 2021 questa tendenza ricopre il 77% delle installazioni. Rispetto al 2020 ha registrato una crescita del 22% a discapito degli accumuli installati post-produzione (-17%) e a quelli installati lato produzione in corrente alternata (-6%).

Il mercato e l’effetto Superbonus 110%

La crescita nel secondo trimestre 2021, rispetto al primo trimestre, è testimoniata da dati positivi: +61% di nuove installazioni, +64% di nuova potenza, +85% di nuova capacità. Questo incremento netto è sicuramente attribuibile alla misura del Superbonus 110%.

La federazione Anie ritiene che si debba prevedere un utilizzo strutturale del meccanismo: “Secondo gli operatori di mercato il meccanismo dello sconto in fattura e della cessione del credito è la chiave di volta, tant’è che anche gli interventi con aliquota al 50% sono molto diffusi”, si legge a commento dell’analisi.

Le proposte di Anie

Secondo Anie, oltre alla necessaria accelerazione degli iter autorizzativi, il mercato ha bisogno di:

  • visibilità sulle diverse fasi che porteranno alla riforma del mercato dei servizi di dispacciamento con l’auspicio che Arera ne pubblichi un cronoprogramma;
  • supporto economico come previsto nello schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva UE 2019/944 relativa al mercato interno dell’energia elettrica, anche laddove è previsto l’accoppiamento alle fonti rinnovabili;
  • remunerazione della disponibilità di capacità produttiva (capacity market) per renderlo in grado di sostenere economicamente il fabbisogno di accumulo del sistema elettrico italiano.

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