La rete elettrica globale non è in grado di assicurare la qualità e la capillarità necessarie a garantire il successo della transizione energetica. È l’allarme lanciato dall’Agenzia internazionale dell’energia (International Energy Agency, IEA) in uno studio mai realizzato prima, dal titolo “Electricity Grids and Secure Energy Transitions”.
Rete elettrica globale, gli obiettivi al 2030 e al 2040
I risultati, pubblicati il 17 ottobre, non lasciano spazio a dubbi. Per tenere il passo con l’avanzamento di settori chiave come l’eolico, il fotovoltaico, la mobilità elettrica e le pompe di calore, centrare gli obiettivi climatici e rafforzare la sicurezza energetica, sarà necessario integrare o sostituire ottanta milioni di chilometri di reti elettriche – l’equivalente della rete odierna – entro il 2040. Inoltre, gli investimenti nelle infrastrutture dovranno più che raddoppiare, fino a superare i seicento miliardi di dollari annui prima del 2030.
The rapid growth of renewables like solar & wind is a key part of clean energy transitions. But grids, which bring the electricity to consumers, aren’t keeping up.
Investment in renewables has nearly doubled since 2014. For grids, it has barely changed 👉 https://t.co/M61c4NDbCe pic.twitter.com/9sXzDN522r
— International Energy Agency (@IEA) October 18, 2023
La mitigazione del riscaldamento globale
“I progressi sul fronte dell’energia pulita cui abbiamo assistito in molti Paesi sono senza precedenti e ci spingono a essere ottimisti. Tuttavia, è indispensabile che governi e aziende agiscano per far sì che le reti elettriche siano pronte per la nuova economia energetica che si sta rapidamente delineando”, ha commentato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA. Vista l’avanzata delle rinnovabili, le reti dovranno essere anche flessibili e digitalizzate, così da garantire l’adeguata distribuzione dell’energia.
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Senza gli investimenti e le riforme necessarie, le emissioni di anidride carbonica rischiano di subire un incremento di 60 miliardi di tonnellate a causa del rallentamento nella diffusione delle rinnovabili e un conseguente ritardo nell’abbandono dei combustibili fossili.
Il ruolo della cooperazione internazionale
Il report evidenzia varie strade percorribili, fra cui il rafforzamento delle interconnessioni fra i vari Paesi, e il finanziamento di progetti di trasmissione su larga scala. Ecco perché la cooperazione a livello globale, compreso il coinvolgimento delle economie emergenti, sarà cruciale per il successo di un’operazione che non può più aspettare.
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“Assicurare ai Paesi in via di sviluppo l’accesso alle risorse necessarie per costruire e modernizzare le proprie reti elettriche rappresenta un compito essenziale per la comunità internazionale”, ha concluso Birol. “Mobilitando finanziamenti, fornendo accesso alla tecnologia e condividendo le migliori pratiche riguardanti le politiche, le principali economie mondiali possono contribuire a migliorare la vita delle persone, rafforzare lo sviluppo sostenibile e ridurre i rischi legati ai cambiamenti climatici”.
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