Plastiche riciclate per costruire tracker fotovoltaici. Guardando al futuro si costruisce il presente. È così che Comal Impianti, società attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare, punta a consolidare la propria posizione all’interno del mercato italiano.
Il comparto fotovoltaico sta vivendo un momento di grande crescita, spiega a Canale Energia l’amministratore delegato Alfredo Balletti: “Sbloccando gli impianti bloccati fermi dai ricorsi del Mibact, il Governo ha dato un segnale positivo”.
Inutile negare che le difficoltà restano, come “ottenere le autorizzazioni e superare i ricorsi”, commenta l’a.d., ma investire nel FV è ancora conveniente, a discapito dell’incremento dei costi dell’energia e della difficoltà di reperimento delle materie prime, l’acciaio ad esempio.
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“Il mercato è solo all’inizio”, aggiunge Balletti, la strada è tutta in discesa: “Diversi Paesi europei già percorrono la strada della decarbonizzazione” anche grazie “al costo di costruzione, abbassato di molto”.
Ad oggi l’azienda ha costruito “200 MW in Italia e il prossimo anno pensiamo che, contratti alla mano, ne aggiungeremo 300 MW”, afferma convinto l’ad. “Non operiamo solo come Epc ma vendiamo un altro prodotto, il nostro tracker appunto”.
Solo nella coda dell’anno, Comal ha chiuso diversi accordi. L’ultimo a dicembre per la connessione alla rete di un impianto da 18 MWp a Palo del Colle, in provincia di Bari. Ancor prima un accordo quadro con Enel green power del valore di circa 40 milioni di euro con opzione servizio operation and maintenance (Oem) e due per la fornitura di tracker a 13 impianti, capacità totale di 16,9 MWp e 1,9 milioni di euro. A ottobre un accordo per la realizzazione di due nuovi impianti in provincia di Parma e a Roma, del valore complessivo di oltre 7,8 milioni di euro e 10 MWp.
Tra i progetti futuri, l’apertura di una sede a Dubai e l’idrogeno verde, valido alleato delle fonti rinnovabili per un mix energetico diversificato e a ridotto impatto ambientale.
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