L’Unione europea, l’Islanda e la Norvegia hanno concordato, a fine ottobre, di estendere la loro cooperazione per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Cooperazione transfrontaliera necessaria
Il commissario uscente per l’Azione per il clima e l’energia, Miguel Arias Cañete, sottolinea, in una nota, di accogliere con favore la decisione: “L’UE, l’Islanda e la Norvegia hanno nuovamente dimostrato che la cooperazione transfrontaliera per combattere i cambiamenti climatici non è solo necessaria ma anche fattibile, basandosi sulla cooperazione di successo per oltre dieci anni nel sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE”.
Guidare la lotta globale al climate change
“La crisi climatica non conosce confini, – commenta l’alto rappresentante per gli affari esteri e la sicurezza uscente, Federica Mogherini, – ecco perché noi, come Unione europea, insieme ai nostri partner più stretti, continueremo a guidare il lavoro globale per combatterla. Solo lavorando insieme possiamo essere all’altezza delle nostre responsabilità per promuovere la pace e la stabilità, proteggere il nostro pianeta e garantire che le generazioni future non paghino il prezzo più alto”.
Usa, inviata richiesta per uscire dagli accordi sul clima
Se l’Europa punta sulla lotta al riscaldamento globale, gli Usa invece, come è noto, hanno deciso di abbandonare l’accordo di Parigi. La presentazione formale della documentazione per dare il via all’iter, è stata mandata dall’amministrazione Trump a inizio novembre. In più occasioni, il presidente Usa aveva ribadito il suo scetticismo sulla questione del cambiamento climatico.
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