Nessun grande evento può essere a impatto zero o green, come piace dire. Di questo Susanna Sieff, sustainability manger del campionati mondiali di sci di Cortina 2021, è convinta. Sostiene, però, con altrettanta fermezza che un grande evento, organizzato nel pieno rispetto dell’ambiente, può produrre un reale vantaggio per il territorio: “I mondiali di sci di Cortina avranno chiaramente un impatto ambientale. Di contro, avranno un lascito sociale importante”, spiega a Canale Energia. Inoltre, aggiunge, solo lavorando sul territorio e lasciando un’eredità positiva ai giovani che sono coinvolti nell’organizzazione di un evento unico – e non solo perché la pandemia di Covid-19 ci ha messo lo zampino – si otterrà un bilancio positivo.
Nessuna nuova infrastruttura per Cortina 2021
Le gare dei campionati mondiali partiranno il prossimo lunedì 8 febbraio, anticipate domenica 7 dalla cerimonia di inaugurazione. “Non abbiamo voluto costruire infrastrutture permanenti, ci siamo occupati della messa in sicurezza, dell’allargamento e dell’ammodernamento delle piste che ospiteranno le gare”. Scelta che argina uno dei più grossi problemi di grandi eventi quali i giochi olimpici invernali di Torino del 2006 o Expo Milano 2015. Le tensostrutture temporanee prese a noleggio, prosegue la Sieff, “ci aiuteranno tantissimo, perché si potranno smontare e riutilizzare in altri eventi”. Tra queste, la tribuna, la tenda vip e media. Questi interventi hanno previsto anche il taglio degli alberi, effettuato secondo la legge regionale 52/78 per il miglioramento boschivo e la tutela della biodiversità.
“Gli impianti di innevamento o di risalita e i caroselli, anche quelli che non useremo per le gare, saranno alimentati con energia 100% rinnovabile grazie ai contratti di fornitura siglati con Enel, tra i partner di Cortina 2021. Il Comune ha deciso di fare lo stesso e gli spazi in Paese dove si svolgeranno gli eventi collaterali frutteranno fonti alternative”, prosegue la Sieff.
Efficienza energetica e sostenibilità
Negli anni di preparazione dell’evento, Fondazione Cortina 2021 ha lavorato per coinvolgere il tessuto associativo territoriale attivando anche tavoli sui temi ambientali e sociali. I proprietari delle strutture alberghiere, che accoglieranno i protagonisti delle gare e gli organizzatori della manifestazione, “si sono occupati di efficientare le proprie strutture. È stata una scelta volontaria. Sicuramente, l’evento ha rappresentato uno stimolo culturale”. Due strutture, poi, sono riuscite a ottenere la certificazione ambientale green key. “Il mondiale è stato certamente d’esempio: Cortina 2021 ha ottenuto la certificazione ISO 20121, lo standard di gestione per l’organizzazione sostenibile di eventi, la ISO 14064, che riguarda l’inventario delle emissioni certificate di CO2, e l’indicatore EPD sulla Water Scarcity”. Il calcolo della CO2, ha precisato la Sieff, ha tenuto conto anche della gestione dei cantieri per la l’ammodernamento delle piste e del consumo energetico delle tensosustrutture, la cui efficienza è garantita dalla società di noleggio.
Il calcolo della CO2 emessa
Una volta che la manifestazione finirà e si otterrà il calcolo complessivo della CO2 emessa, poi validato dall’ente terzo di certificazione Dnv Gl, Cortina 2021 compenserà le proprie emissioni con il progetto Laguna di Venezia. “Per me questa è una grande vittoria, è praticamente quasi impossibile trovare crediti verificati di progetti italiani ed europei, perché il mercato dei crediti di CO2 si sviluppa in Africa, in Cina e in Brasile”. Con il progetto Laguna di Venezia la CO2 viene intrappolata nel fango dell’acquacoltura della valle da pesca Val Dogà grazie al lavoro fatto sulle paratie. “In questo modo, allo stesso tempo, compensiamo le emissioni di CO2 e sosteniamo questa realtà dal grande valore”.
La politica su carta e raccolta differenziata
E sulla diffusione di materiale cartaceo? “L’indicazione generale è stampare il minimo indispensabile. Se lo facciamo allora scegliamo carta certificata Fsc, Pefc o Ecolabel. Il nostro magazine è stampato su carta Fsc con tecnologie di stampa offset”. La cultura dell’impatto zero circola innanzitutto tra i promotori dell’evento: “Con le green procurement guidelines sono invitati ad acquistare prodotti realizzati applicando criteri di prossimità, sociali ed ambientali o che siano certificati perché più amici dell’ambiente rispetto ad altri”.
C’è stata grande attenzione per i rifiuti e la raccolta differenziata: per ogni pasto, ad esempio, piatti, bicchieri e posate sono in Mater Bi e conferiti nell’organico, mentre le tovagliette sono in carta certificata Pefc. “Purtroppo abbiamo dovuto optare per le bottigliette di plastica viste le condizioni meteo estreme e le situazioni di promiscuità. Devo dire, però, che mi preoccupa più l’abbandono di una mascherina che il corretto conferimento e riciclo di una bottiglietta di plastica”.
Il terzo grande evento che usa il contatore Conai
Infine, conclude la Sieff, “siamo il terzo evento in Italia, dopo l’adunata degli Alpini di Pordenone ed Expo Milano 2015, ad usare il contatore ambientale Conai”. In quasi un anno di studi si è monitorato l’impatto dei rifiuti prodotti dai mondiali di sci, “per capire che percorso fanno, quanta energia e acqua consumano gli impianti di trattamento e verificare la reale bontà di una raccolta differenziata”. L’obiettivo dei campionati mondiali è di raggiungere il 70% di raccolta differenziata e di riciclo e recupero dei rifiut. Al termine della manifestazione, i numeri del contatore valideranno l’impegno profuso nella tutela del territorio. Così da guardare al prossimo grande evento a ridotto impatto ambientale.
Leggi anche L’impronta sostenibile di Cortina 2021: dal riciclo alla mobilità
Il 4 settembre da Cortina d’Ampezzo parte la Keep clean and run for peace
Firmata la “Carta di Cortina” per sport invernali sostenibili
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.