La Giunta di Regione Lombardia ha approvato i criteri per l‘assegnazione agli Enti locali di 10 milioni di euro per rimuovere i manufatti contenenti amianto dagli edifici di proprietà dei richiedenti, nei quali non si svolga attività economica, oltre a poter sostituire i manufatti rimossi per mettere un nuovo tetto.
I destinatari del provvedimento sono Comuni, Province, città metropolitane e comunità montane. L’intervento verrà rifinanziato nel 2022 e anche negli anni successivi.
“Sul territorio lombardo, dice Raffaele Cattaneo, assessore all’ambiente e clima, è ancora presente una quantità significativa di manufatti contenenti amianto. Con il bando odierno, che attua tra l’altro il Programma regionale di gestione dei rifiuti, intendiamo offrire un incentivo agli Enti locali per la loro rimozione. Si tratta pure di un prezioso strumento di rigenerazione degli insediamenti urbanistici: un intervento dunque in difesa dell’ambiente e per eliminare agenti inquinanti”.
Il criterio di attribuzione dei fondi
Il criterio di attribuzione dei fondi sarà quello della quantità di amianto da rimuovere, sulla base di cui sarà attribuito un punteggio tecnico.
Si potrà finanziare il 100% delle spese ammissibili per ogni intervento, ma con un tetto massimo di 250mila euro.
Saranno sostenute sia le spese di rimozione che di smaltimento dell’amianto, nonché quelle per i manufatti sostitutivi, secondo delle percentuali che saranno indicate nel bando che verrà pubblicato a febbraio 2022.
“Da parte degli Enti locali, sul tema, conclude l’assessore Cattaneo, c’è grande sensibilità. E lo abbiamo potuto toccare con mano anche col bando precedente. Dunque, l’iniziativa di Regione Lombardia è un incoraggiamento a realizzare interventi che diversamente sarebbero difficilmente attuabili. Oltre a essere un valido strumento di rigenerazione urbana e di eliminazione di un materiale potenzialmente pericoloso per la salute dei cittadini”.
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