Ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti si riversano su spiagge, mari e oceani. Bottiglie e tappi per bevande, imballaggi in plastica, cotton fioc ma soprattutto mozziconi di sigaretta. Oltre a danneggiare il paesaggio e l’ambiente, causano anche un grave pericolo per la vita marina poiché le fibre di tali rifiuti possono entrare nella catena alimentare dei pesci, esponendoli a sostanze chimiche nocive.
Marevivo ha presentato il 20 gennaio l’aggiornamento del report legato alla campagna nazionale Piccoli gesti, grandi crimini, promossa dalla stessa associazione ambientalista in collaborazione con British american tobacco (Bat) Italia con il patrocinio del ministero per la Transizione ecologica e dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci).
Sui risultati dello studio, Canale Energia ha intervistato la responsabile delle relazioni istituzionali di Marevivo, Raffaella Giugni.
I mozziconi di sigaretta, a livello globale, sono la forma prevalente di rifiuti abbandonati sulle spiagge. Quali numeri emergono dal vostro report e qual è il loro impatto sugli habitat e sulla fauna marini?
Con la campagna “Piccoli gesti, grandi crimini” avete organizzato una serie di interventi sui territori in grado di coniugare l’attività di contrasto all’abbandono di mozziconi con iniziative di sensibilizzazione. Quali sono i risultati principali del progetto e che tipo di attività avete promosso in lungo e in largo la penisola?
Oltre che essere un malcostume, fa male all’ambiente: perché molti fumatori ripetono comportamenti errati rispetto al corretto smaltimento dei mozziconi?
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