Il 22 marzo di ogni anno si celebra la giornata mondiale dell’acqua. La ricorrenza è stata istituita nel 1992 dalle Nazioni unite per promuovere in tutto il mondo attività concrete di formazione e informazione su questa risorsa. Anche diverse organizzazioni non governative sfruttano questo momento di maggiore sensibilizzazione collettiva per allertare sulla scarsità dell’accesso all’acqua potabile e sui danni agli habitat acquatici.
Gestione sostenibile dell’acqua, Cingolani: “Priorità dell’agenda politica”
“In questo momento storico, la gestione responsabile delle risorse naturali, e in particolare dell’acqua, può aiutare a prevenire disastri ambientali e sociali, rafforzare la resilienza dei sistemi alimentari e idrici, ridurre gli effetti della pandemia sulla povertà mondiale e sulla insicurezza alimentare”, ha evidenziato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, intervenuto lo scorso 18 marzo all’incontro “Urgent action on water for 2030 and a sustainable and resilient recovery from the covid-19 pandemic”, convocato dal presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Volkan Bozkır.
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“L’acqua pro capite disponibile va diminuendo a causa dell’incremento della popolazione e della crescita della domanda di acqua da alcuni settori produttivi, come l’agricoltura, l’industria e l’energia”, ha aggiunto. Per questo il sesto obiettivo dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, quello di garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie in tutto il pianeta, deve essere una “priorità nell’agenda politica nella prospettiva di un mondo post pandemia inclusivo e sostenibile”.
Gli italiani preferiscono l’acqua imbottigliata
In occasione dell’edizione 2021 della giornata mondiale dell’acqua, due ricerche danno un importante quadro sulle buone pratiche ambientali diffuse in Italia. I risultati dello studio condotto da Toluna per il gruppo Culligan sul consumo di acqua da bere, dentro e fuori casa, rivelano che per il 76% degli italiani ridurre l’uso di plastica monouso è il primo passo per fare del bene all’ambiente. Anche se il 59% delle persone preferisce consumare acqua in bottiglia, nonostante il 60% sia consapevole che l’abuso della plastica monouso sia dannoso per l’ambiente. Questo alla luce della convinzione per un italiano su due che l’acqua del rubinetto sia meno sicura di quella confezionata. Complice la pandemia di Covid-19, il consumo di acqua in bottiglia ha registrato un incremento di due punti percentuali nel 2020 rispetto al 2019.
2 italiani su 10 non sono consapevoli della scarsità d’acqua
La seconda ricerca è quella condotta da Ipsos su consumi, utilizzo, tutela e salvaguardia della risorsa idrica. I risultati mostrano che in ambito domestico +700mila famiglie hanno iniziato a non sciacquare i piatti prima di riporli in lavastoviglie. Questo consentirebbe di risparmiare ogni anno oltre sei miliardi di litri d’acqua. Non si può dire, però, ci siano numeri positivi in merito alla percezione del valore di questa risorsa: solo due italiani su dieci non ritengono che la scarsità d’acqua sia un problema attuale e solo uno su quattro durante le chiusure dettate dalla pandemia ha cercato di ridurre i propri consumi. L’utilizzo di acqua in Italia è il più alto d’Europa, per una media annuale a persona di 220 litri contri i 165.
L’Unesco sceglie 7 donne per difendere gli oceani
Per il decennio delle Scienze del mare per lo sviluppo sostenibile (2021-2030), proclamato dalle Nazioni unite, la commissione Oceanografica intergovernativa dell’Unesco ha scelto sette donne impegnate nella difesa degli oceani. Le cosiddette “role models”, dalla chef alla giudice all’artista, si spendono per la tutela di questa risorsa e la diffusione di una maggiore consapevolezza. “Ciascuna di queste donne rappresenta uno dei sette risultati attesi dal Decennio del Mare, dedicato appunto a costruire l’oceano che vogliamo: pulito, sano e resiliente, produttivo, predicibile, sicuro e accessibile, ma anche un oceano che ispira e che coinvolge”, spiega ina una nota Francesca Santoro, specialista di programma della commissione e promotrice del Decennio del Mare in Italia.
Si tratta di Anne de Carbuccia, artista ambientalista e filmmaker, Arianna Mancuso, biologa e subacquea, ricercatrice dell’università di Bologna, Bonetta dell’Oglio, presidente di Donne di Mare e chef dell’alleanza Slow Food Italia, Ida Caracciolo, giudice del tribunale del mare, Roberta Ivaldi, professoressa presso l’Istituto Idrografico della Marina, Simona Masina, ricercatrice del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, Claudia Pasquero, professoressa di Oceanografia e Fisica dell’atmosfera.
Acqua e arte
In questa 27ma edizione della giornata mondiale dell’acqua spazio, infine, all’arte. Per l’occasione la Stazione zoologica Anton Dohrn – Istituto nazionale di Biologia, Ecologia e Biotecnologie marine e il museo nazionale e Real Bosco di Capodimonte inaugurano sui rispettivi canali social la rubrica “Immersioni nell’arte”. In questo ciclo di approfondimenti sarà raccontata la fauna e la flora marina del Mediterraneo, le caratteristiche del golfo di Napoli, i miti e le sirene, le curiosità scientifiche che emergono da una selezione di opere tra le tante custodite a Capodimonte, dalla pittura alla scultura, dalle arti applicate al disegno.
12 appuntamenti per 12 post curati dagli esperti d’arte del Museo e dai biologi marini della Szn. La prima opera, scelta anche per celebrare la giornata, è “La sorgente” (1908) di Vincenzo Gemito, matita su carta.
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