Prosegue lo stato di allerta per lo scivolamento del ghiacciaio Planpincieux sul Monte Bianco. Il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha emanato questa mattina una nuova ordinanza che conferma le misure della Protezione Civile per assicurare l’incolumità del fondo valle antropizzato e, in particolare, per evitare danni a cose o persone sulla strada comunale di accesso alla località Planpincieux.
Le misure contenute nella nuova ordinanza comunale
Come si legge nel comunicato stampa diramato dal Comune di Courmayeur è vietato l’accesso pedonale e con mezzi a motore nelle zone 1 e 2 (vedi planimetria sotto) dell’area interessata dall’eventuale crollo di una porzione di ghiacciaio; è chiusa la strada comunale per la Val Ferret nel tratto compreso tra l’intersezione con la strada poderale della Montitaz e la località Planpincieux; è chiusa la strada interpoderale per la località Rochefort e sono evacuati gli immobili individuati in planimetria nelle zone 1 e 2.
Le prime misure di protezione civile per il rischio di crollo del Planpincieux, nella Val Ferret, sono state attivate il 24 settembre dopo che le Strutture regionali e la Fondazione Montagna Sicura hanno rilevato “un significativo incremento della velocità di scivolamento del ghiacciaio Planpincieux nell’ultimo periodo”, ha commentato il Sindaco in una nota stampa. La velocità media di picco di 50-60 cm al giorno è stata rilevata a cavallo tra fine agosto e settembre. La porzione inferiore del ghiacciaio continua a scivolare anche se, precisa il Comune, non ci sono evacuazioni in corso e l’attività turistica procede nella totale normalità. Il ghiaccio che potrebbe staccarsi ha un volume stimato di 250.000 m3 e riguarda la porzione di ghiaccio isolata dall’apertura di un crepaccio a monte dell’area in movimento.
Fonte Comune di Courmayeur
I numeri sono frutto di previsioni perché, insiste la nota stampa, non esistono “modelli o metodi empirici” che consentono “la previsione quantitativa in caso di ghiacciai con dinamica di scivolamento come nel caso di Planpincieux”. Anche il sindaco di Courmayeur non ha saputo dare risposte precise agli abitanti e agli esercenti della Val Ferret incontrati ieri nella sala del Municipio: “Non c’è la possibilità di definire quando finirà l’allerta”.
Fonte Comune di Courmayeur
I fenomeni dimostrano la “fase di forte cambiamento dovuto ai fattori climatici” che sta coinvolgendo la montagna e, in particolare, il Planpincieux, un “ghiacciaio temperato particolarmente sensibile alle elevate temperature”, ha commentato il sindaco in una nota. Dal 2013 il Planpincieux è oggetto di studi sperimentali da parte della Fondazione e del centro di competenza nazionale Geohazard monitoring group del Cnr-Irpi di Torino. Il sistema di monitoraggio fotografico adottato dagli enti, rimarca la nota, “NON è un sistema progettato per essere un sistema di allerta, bensì un sistema prototipale progettato con la Regione Autonoma Valle d’Aosta e il CNR IRPI per essere un sistema di studio continuo della dinamica glaciale”.
Fonte Comune di Courmayeur
La paura non abbandona gli abitanti del posto. Nella baita più vicina al ghiacciaio pericolante, al margine esterno di Planpincieux, risiede l’albergatore Ludovico Colombati con la sua famiglia. “Viviamo come in trincea”, ha dichiarato a Repubblica. “Abbiamo sistemato delle sdraio in giardino per i tecnici che vengono a fare i rilievi, è il punto più vicino al ghiacciaio”.
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