Meno rifiuti, più lotta agli sprechi e riciclo domestico: l’impegno dei cittadini europei per la sostenibilità

I dati dell'indagine europea condotta da Beko

cittadini europei pianetaL’inquinamento ambientale, causato dalle attività di alterazione degli habitat e dai cattivi comportamenti degli individui, è la peggiore minaccia per l’equilibrio del nostro Pianeta. Il pericolo avvertito dalla dispersione delle plastiche, a livello globale, fa altrettanta paura. A questi, si aggiungono le preoccupazioni derivanti dagli effetti del cambiamento climatico, i disastri, la crisi delle risorse naturali, la perdita della biodiversità e gli sprechi alimentari e idrici. È la fotografia degli aspetti psicologici che, nei cittadini europei, aumentano i timori di vivere in un ecosistema compromesso dai danni, diretti e collaterali, procurati dall’umanità alla casa comune.

L’indagine sugli atteggiamenti e le preoccupazioni espresse in merito alla sostenibilità e alla consapevolezza dei loro effetti sull’ambiente, promossa da Beko, marchio leader mondiale di elettrodomestici, ha coinvolto ben 6 paesi europei: Regno Unito, Italia, Spagna, Germania, Francia e Polonia.

I cittadini possono fare la differenza mettendo in pratica corrette azioni quotidiane: ne è convinta la stragrande maggioranza (Regno Unito, 88%; Italia, 88%; Spagna, 87%; Germania, 84%; Francia, 78%, Polonia, 74%), a partire dalla riduzione dei rifiuti e degli sprechi nell’utilizzo di acqua e energia.

In che modo i cittadini europeo possono contribuire al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile?

Ridurre e cambiare le proprie abitudini di consumo, sono le parole d’ordine. Il riciclo, in particolare, risulta essere l’attività più universalmente condivisa con la quale si pratica la sostenibilità tra le mura domestiche. Stando ai dati dell’indagine, è interessante notare che questa attività ottiene un punteggio significativamente più alto nel Regno Unito (84%) rispetto a tutti gli altri, con l’Italia al 78% e la Germania al 66%.

Se il modello economico lineare si conclude con un consumo di materie prime e rifiuti da smaltire, nell’economia circolare i prodotti, una volta utilizzati, hanno una nuova vita e diventano materie prime per un nuovo ciclo produttivo, con un radicale abbattimento delle risorse consumate. Queste buone pratiche, che vengono messe in luce nell’indagine, costituiscono un graduale cambiamento delle abitudini che, nel tempo, forse potranno portare a significativi mutamenti per rendere il mondo un posto migliore.

Le azioni per proteggere il Pianeta

Alla domanda su cos’altro si potrebbe fare per proteggere il Pianeta, gli intervistati elencano in ordine di efficacia: acquistare prodotti sostenibili, combattere lo spreco alimentare, limitare i viaggi aerei e mangiare meno carne. Energia e cibo sono le categorie, in ordine di importanza, in cui l’utilizzo di prodotti eco-compatibili è più rilevante. Il campione di cittadini europei, inoltre, concorda sull’importanza di acquistare elettrodomestici longevi, per impattare in minore misura sull’ambiente.

Anche se, come rivela la ricerca, il principale ostacolo a una vita più eco-compatibile risulta essere la percezione dei prezzi che si hanno sui prodotti sostenibili. I prezzi elevati sono menzionati meno in Germania rispetto ad altri paesi sia per i prodotti del largo consumo confezionato che non, mentre gli intervistati spagnoli hanno una sensibilità al prezzo significativamente più alta per i primi. Sempre il prezzo è il fattore più importante quando si acquista un elettrodomestico, seguito dalla longevità e dal rispetto dell’ambiente, nonostante la maggior parte degli intervistati (Italia, 88%; Spagna, 86%; Francia, 85%; Polonia, 84%; Regno Unito, 77%; Germania, 75%) concordando sull’importanza di procurarsi elettrodomestici sostenibili che abbiano un effetto positivo a livello ambientale.


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