Gli acquisti online durante la pandemia sono esplosi e con essi la logistica, che tra gli innumerevoli acquisti e resi, ha sicuramente messo a dura prova l’ambiente.
Da questo assunto è partito l’operatore logistico altoatesino Fercam, che in collaborazione con Trelab, laboratorio dell’università Roma Tre e il comune di Roma, ha deciso di aderire a una diversa modalità distributiva nel centro della Capitale per diventare più sostenibile.
Il progetto pilota “Distribuzione a emissioni zero”
Il progetto pilota parte da Roma per poi successivamente essere esteso in tutta Italia, e prevede, nel giro di due anni, di distribuire le merci entro una fascia verde di 150 km quadrati, all’interno del Grande Raccordo Anulare, solo con mezzi ecosostenibili. Questo comporta ovviamente una modifica di tutto il parco mezzi aziendale, che sarà composto da veicoli elettrici e a metano. All’interno del centro storico e nella Ztl, i veicoli elettrici con una elevata efficienza energetica e ridotte emissioni che distribuiscono le merci esistono già, ma trattasi di piccole spedizioni con furgoni di portata inferiore ai 35 quintali.
Un nuovo veicolo capiente ma adatto alle vie del centro
Fercam gestisce una distribuzione con una tipologia di merce che ha un peso più elevato rispetto a quella dei corrieri espressi tradizionali: ci si aggira attorno ad un peso medio di 125 kg. Siccome si deve coniugare una portata importante del mezzo con la mobilità all’interno delle vie strette del centro storico, è stato progettato un veicolo ad hoc su un telaio a metano da 72 quintali, che avrà dimensioni ridotte rispetto alla classica motrice e una portata utile 5 volte superiore a quella dei furgoni.
Questo nuovo mezzo consentirà di ridurre il numero di veicoli circolanti e le emissioni grazie all’alimentazione a metano. La revisione del parco auto aziendale con veicoli a metano Cng o Lng interesserà anche i 300 collegamenti giornalieri tra le filiali italiane di Fercam e gli 82 collegamenti giornalieri con l’Europa.
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