- Nel mese di novembre, le emissioni climalteranti nell’UE hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi trent’anni.
- A renderlo noto è il Centre for Research on Energy and Clean Air.
Nonostante il ritorno al carbone in alcune regioni d’Europa, le emissioni di gas serra generate dall’Unione continuano a diminuire. Non solo: il livello che hanno raggiunto nel mese di novembre è il più basso mai registrato negli ultimi trent’anni. A renderlo noto è il Centre for Research on Energy and Clean Air, in un’analisi pubblicata il 22 dicembre.
Il ruolo delle temperature miti
Le temperature miti dello scorso mese hanno contribuito solo in parte a una limitazione dei consumi energetici e del ricorso ai combustibili fossili: hanno garantito, infatti, una riduzione del 6 per cento della domanda di gas al di fuori del settore energetico – principalmente per il riscaldamento – mentre la domanda effettiva è diminuita del 26 per cento. Per quanto riguarda il settore dell’energia, stimano gli analisti, le temperature poco rigide sono da ritenersi responsabili di un calo del 2 per cento a fronte di una riduzione complessiva della domanda del 12 per cento.
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— Centre for Research on Energy and Clean Air (@CREACleanAir) December 23, 2022
Il ricorso al carbone resta marginale
A novembre, l’UE nel suo complesso ha utilizzato meno carbone rispetto allo stesso mese dell’anno scorso e rispetto allo stesso mese negli ultimi tre decenni. La Germania e la Polonia hanno entrambe impiegato meno carbone rispetto a un anno fa, anche se la Finlandia ha leggermente incrementato il suo consumo.
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Ci sono stati forti ridimensionamenti nella produzione delle centrali nucleari su territorio tedesco e francese. In Germania, questo trend è stato compensato da un aumento della produzione eolica e solare, mentre la Francia ha ridotto sostanzialmente la sua domanda di energia. Bisognerà vedere se la tendenza positiva sarà riconfermata alla fine di dicembre.
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