Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) la natura in Europa sta soffrendo e ha mostrato pochi segni di miglioramento negli ultimi anni. L’Agenzia rimarca la necessità di avviare importanti impegni di ripristino e di migliorare la gestione degli ecosistemi.
Europa una natura a rischio e non solo
Il report ‘L’importanza del ripristino della natura in Europa’ sintetizza come ecosistemi europei sia all’interno delle aree protette esistenti sia nelle foreste gestite, nei terreni agricoli, i mari e le aree urbane non sono ancora adeguatamente protetti e tutelati. L’81% degli habitat protetti, il 39% degli uccelli protetti e il 63% delle altre specie protette si trovano in uno stato “povero” o “cattivo”.
L’AEA ricorda come una natura sana sia uno strumento di tutela della salute delle persone, della sicurezza alimentare e darebbe un supporto a mitigare gli effetti della crisi climatica. Ad esempio si andrebbe a tutelare la salute degli impollinatori.
Gli elementi che mettono in crisi i sistemi naturali europei sono stati individuati nei seguenti: agricoltura intensiva, uso massivo della terra, inquinamento, silvicoltura non sostenibile e il cambiamento climatico.
L’importanza del ripristino della natura in Europa
Per tutelare la salute degli habitat e delle persone, secondo l’Agenzia, è necessario riportare in buono stato gli ecosistemi danneggiati, senza tralasciare di mantenere e proteggere quelli sani.
Si tratta di un un costo di 154 miliardi di euro ma porta vantaggi per 1.860 miliardi.
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