Q uest’anno la Keep clean and run si arricchisce e diventa Keep clean and run for peace. L’evento centrale della campagna europea Let’s clean up Europe avrà respiro internazionale e sarà incentrato sui temi dell’inquinamento del Mediterraneo e della pace. Roberto Cavallo, ideatore e volto dell’iniziativa sportiva degli ultimi cinque anni, ha presentato questa mattina durante la conferenza stampa in streaming le novità dell’iniziativa, che si svolgerà dal 18 al 24 aprile 2020.
“La prima parola chiave è internazionale. La natura e l’ambiente non hanno confini amministrativi”, ha spiegato Cavallo, “e quest’anno usciremo dai confini italiani, percorrendo le strade che uniscono Cortina d’Ampezzo a Trieste e attraversano la Slovenia e i luoghi della Prima guerra mondiale”. Seconda parola chiave è Mediterraneo, le cui acque sono sempre più inquinate: “Il ministro Sergio Costa ha acceso i riflettori con la Carta di Napoli”. Terza parola chiave è, appunto, pace.
“Ci piace questa iniziativa perché crediamo tantissimo nella forza della comunicazione”, ha commentato Sergio Cristofanelli, responsabile della gestione integrata del ciclo dei rifiuti presso il ministero dell’Ambiente. “Non pensiamo di pulire tutta l’Europa, per quanto un contributo lo si dà. Ma crediamo sia importantissimo dal punto di vista comunicativo e della sensibilizzazione delle persone”.
Le 7 tappe di Keep Clean and Run for Peace
Main sponsor e media partner
Janez Potočnik, già commissario europeo per l’ambiente, ha confermato il proprio appoggio all’iniziativa. Altra novità dell’iniziativa, annunciata da Emanuela Rosio, presidente dell’Associazione internazionale comunicazione ambientale (Aica), la media partnership con il gruppo editoriale Gedi de La Stampa e la collaborazione con il Corriere delle Alpi e Il Piccolo di Trieste, per garantire una diffusione nazionale della corsa. Per il secondo anno consecutivo, Unicredit sarà main sponsor dell’iniziativa: “Lo facciamo per generare un valore sostenibile nel tempo, sia per quanto riguarda il capitale umano che l’ambiente”, ha commentato Fabrizio Tartaglia, head of territorial relations, cs & claims. L’impegno del gruppo per i prossimi anni è di soddisfare il proprio fabbisogno con fonti rinnovabili, eliminare la carta con l’adozione di documenti e firma elettronica, eliminare la plastica con contenitori riutilizzabili per l’acqua. “Stiamo accompagnando i clienti in questa transizione a ridotto contenuto di carbonio”.
Storia e passate edizioni
Come spiegato dalla presidente di Aica, il progetto Keep clean and run è dal 2015 l’evento centrale della campagna europea Let’s clean up Europe, lanciata dalla Commissione europea l’anno precedente e oggi alla settima edizione. L’evento è uno dei tanti promossi in contemporanea in tutta Europa in occasione della Settimana europea dei rifiuti.
Negli ultimi cinque anni l’edizione italiana di Let’s clean up Europe ha avuto carattere sportivo. Una corsa sostenibile con cui sono state ripulite le aree attraversate.
Nel 2015 Cavallo ha corso per 400 km da Aosta a Ventimiglia e l’iniziativa ha favorito la raccolta di 13 tonnellate di rifiuti. Nel 2016 il raccolto è salito a 18 ton per 350 km da San Benedetto del Tronto a Roma. La corsa di 350 km dal Vesuvio all’Etna del 2017 ha ispirato il documentario “Immondezza” di Mimmo Calopresti, realizzato da Ricrea. 90 tonnellate i rifiuti recuperati dalle strade grazie a un numero di partecipanti in continua crescita. Per raggiungere i 1.000 km nel 2018 Cavallo ha usato la bici: con la Keep clean and ride ha percorso la costa adriatica. 120 le tonnellate di rifiuti raccolti con il contributo di 5.000 ragazzi e 130.000.000 di persone. Nella penultima edizione Cavallo è tornato a correre: 730 km dalla culla alla morte del Po. Grazie a 8.000 cittadini e 16.000.000 persone sono state raccolte 15 tonnellate e, novità dell’iniziativa, sono stati raccolti ulteriori elementi per indagare la quantità di microplastica nelle acque fluviali del Po. Anche questa corsa ha ispirato un documentario su Icarus Sky sport.
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