procedura infrazione cengioDa oggi possiamo dire che è finalmente ufficiale la chiusura della procedura relativa alla mancata sottoposizione a Via delle bonifiche nel sito industriale di Cengio, in Liguria”. Ad affermarlo è in una nota il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Procedura di infrazione del sito di Cengio, la valutazione ambientale postuma

“Nel corso degli ultimi due anni al ministero dell’Ambiente – ha spiegato Costa – siamo riusciti a chiudere altre cinque procedure d’infrazione che pendevano sulle nostre teste e sulle nostre tasche”.

Procedura di infrazione sito di Cengio chiusa dopo 11 anni

Questa di Cengio – ha aggiunge – era stata aperta niente meno che undici anni fa. E noi, appena insediati, abbiamo voluto rafforzare tutte le azioni negoziali finalizzate alla sua composizione con la sottoposizione dell’opera a una valutazione ambientale postuma”. Il tutto “prevedendo specifiche previsioni ambientali per una corretta gestione del sito”. Così  alla fine, la Commissione europea ha riconosciuto positivamente l’impegno del nostro Ministero”.

Le due lettere della Commissione UE

Il ministro ha inoltre commentato la notizia di ieri secondo la quale la Commissione ha inviato due lettere di messa in mora del nostro paese. Una è relativa alla direttiva Nec per la riduzione di alcuni dei principali inquinanti atmosferici (Nox, Covnm, So2, Nh3 e Pm2,5). L’altra è per la direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale. “Si tratta di procedure dovute ma che non ci preoccupano perché eravamo già al lavoro su entrambe le questioni e prevediamo di chiuderle entro l’anno”, ha affermato.

La direttiva Nec

Per quanto riguarda la direttiva Nec, si legge nella nota, l’apertura della procedura di infrazione riguarda l’approvazione definitiva del programma di controllo. Ovvero il piano che definisce le misure da attuare in Italia fino al 2030 per rispettare i tetti alle emissioni di alcuni inquinanti imposti dalla direttiva. Il piano è stato trasmesso alla Commissione Europea nei tempi previsti. Verrà confermato nella sua versione definitiva a chiusura della procedura di Vas, obbligatoria per tale tipologia di piano, prevista entro la fine dell’anno.

La direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale

Per quanto riguarda infine per la direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, la procedura annunciata dalla Commissione europea è già oggetto della struttura amministrativa competente del ministero dell’Ambiente. Si sta lavorando alla revisione delle disposizioni vigenti secondo le indicazioni stesse del legislatore europeo e se ne prevede la conclusione entro il 2020.


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