Sarà ApinCittà a svelare se l’inquinamento urbano incide sulla qualità del miele prodotto in città. Il progetto è promosso dalla Federazione apicoltori italiani (Fai) in collaborazione con i carabinieri forestali, che si occuperà di analizzare il miele prodotto negli apiari delle città più densamente popolate d’Italia.
Inquinamento urbano e qualità del miele: il progetto ApinCittà
Questa iniziativa prevede il biomonitoraggio degli ecosistemi urbani attraverso gli alveari. I campioni di miele saranno prelevati in siti censiti all’anagrafe apistica nazionale. Ognuno di essi dovrà contenere almeno 250 grammi di miele e massimo 500 e dovrà essere presentato in vasetti di vetro con sigillo di garanzia.
Ogni campione dovrà essere consegnato a mano o spedito entro il prossimo 7 settembre. Saranno effettuate diverse analisi a titolo gratuito: innanzitutto, l’esame dei parametri fisico-chimici di legge. Poi le analisi melissopalinologiche, per la valutazione della biodiversità vegetale, e le analisi dei metalli pesanti, per la valutazione della qualità dell’aria. I campioni in esubero saranno accettati con riserva, conservati e inseriti nell’annualità successiva del progetto.
I risultati saranno anonimi e, solo su richiesta, saranno consegnati i referti personalizzati e riferiti al campione conferito e accettato.
Il progetto ApinCittà rientra nell’ambito del più ampio programma nazionale del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
Leggi anche Il ministro Costa propone una casa per le api sui tetti di tutti gli edifici della P.A.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.