La qualità delle acque di balneazione in UE “resta elevata”. Ad affermarlo è la relazione pubblicata oggi dall’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) e dalla Commissione europea.
Acque di balneazione in UE, qualche numero
Dal documento emerge in particolare come “quasi l’85 % dei siti balneari monitorati in tutta Europa nel 2019 soddisfa gli standard di qualità più elevati e rigorosi dell’Unione europea e può fregiarsi della qualifica di eccellente”. Invece il 95 % soddisfa i requisiti minimi per una qualità “sufficiente”. Inoltre, nei siti balneabili costieri la qualità è migliore rispetto alle zone interne.
I siti valutati come scarsi
Di tutti i siti monitorati in Europa lo scorso anno il numero di quelli valutati nel complesso “scarsi” si è attestato invece all’1,3 %. “Tale cifra non ha subito grandi variazioni dal 2013, quando il dato era del 2 %, rispecchiando i miglioramenti a lungo termine della qualità delle acque di balneazione europee”, spiega una nota.
Acque di balneazione pulite in UE, “un successo collettivo”
“Le acque di balneazione pulite sono qualcosa che generalmente diamo per scontato. Ma sono invece uno dei successi collettivi europei”, afferma in nota Virginijus Sinkevičius, commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca. “Sono il risultato del duro lavoro di molte persone nel corso di molti anni. La relazione di quest’anno conferma ancora una volta che i cittadini europei possono godere di standard di qualità molto elevati quando si immergono nelle acque europee. Occorre adottare tutte le misure necessarie per continuare in questa direzione.”
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.