Transizione verde, le opportunità per i distretti industriali italiani

L’analisi di Boston Consulting Group

La transizione verde passa anche dai distretti industriali, in inglese economic clusters. Sono quattro le tendenze che stanno spingendo le organizzazioni a riadattarsi, secondo uno studio pubblicato a maggio da Boston Consulting Group (BCG): normative più rigide, riduzione dei costi delle fonti energetiche rinnovabili, diminuzione dei costi delle tecnologie green e aumento dell’interesse dei consumatori per i prodotti sostenibili.

distretti industriali
Foto di Robin Sommer su Unsplash

I prezzi competitivi di energie rinnovabili e tecnologie verdi

“Anche l’Italia si trova a guidare i propri distretti industriali, come per esempio quelli presenti in Pianura Padana caratterizzata da elevata presenza di settori hard to abate, verso una transizione verde che possa non solo ridurre le emissioni, ma stimolare anche la crescita economica”, spiega Ferrante Benvenuti, partner BCG.

L’Unione europea sta implementando misure come il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alla Frontiera (CBAM), che prevede l’introduzione di dazi sulle importazioni ad alta intensità di carbonio. Questo significa che i settori manifatturieri del nostro Paese dovranno adattarsi rapidamente per mantenere e potenziare la loro competitività sui mercati internazionali.

“Le energie rinnovabili e le tecnologie verdi, con i loro prezzi competitivi, offrono l’opportunità di trasformare i settori tradizionali in motori di innovazione sostenibile, creando allo stesso tempo nuovi posti di lavoro e rafforzando la posizione del nostro Paese nel panorama economico globale”, conclude Benvenuti.

L’attenzione dei consumatori alla sostenibilità

Come dimostrano le esperienze di Paesi come la Germania, dove le vendite di veicoli con motori a combustione interna sono calate drasticamente, o gli Stati Uniti, dove l’illuminazione a LED è passata dal 4 al 47 per cento di penetrazione del mercato in soli cinque anni, decidere di non innovarsi comporta dei rischi e impedisce di cogliere delle straordinarie opportunità: la crescente attenzione dei consumatori verso prodotti sostenibili è un’occasione d’oro per i cluster italiani del lusso e della moda per integrare pratiche sostenibili nella produzione e rafforzare così la loro posizione nel mercato.

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Il ruolo dei governi

Senza dubbio, evidenziano gli analisti di BCG, anche i governi dovranno giocare la propria parte e sostenere i cluster economici nel loro percorso di transizione attraverso due approcci: la “strategia di salvaguardia” e la “strategia di scintilla”. La prima mira a proteggere i cluster esistenti aiutandoli ad evolvere, ottimizzare la resilienza e continuare a prosperare durante il cambiamento. La seconda strategia mira a stimolare nuove opportunità realizzando un vantaggio competitivo emergente nella sostenibilità. Un esempio potrebbe essere la creazione di nuove zone verdi industriali, focalizzate su innovazioni tecnologiche e sostenibilità ambientale.


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