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“Il 2021 si conferma come l’anno della ripresa delle Utilities italiane dopo la crisi legata alla pandemia: aumentano i ricavi, gli utili e gli investimenti sui territori in progetti di transizione energetica quali rinnovabili, efficienza energetica, mobilità sostenibile ed economia circolare”. Così Marco Carta, amministratore delegato di Agici, al XXII workshop annuale sulle utility organizzato con Accenture, al quale è stato presentato il rapporto “Utilities italiane ed europee Fit for 55: investimenti e prospettive economico-finanziarie”.

Proprio tali investimenti, continua Carta, “hanno avuto e sempre più avranno un ruolo centrale nella diminuzione della spesa energetica degli italiani”. Nella transizione energetica ci sono molte opportunità, aggiunge Sandro Bacan, Accenture innovation lead, tra le quali “diminuire la nostra dipendenza energetica da paesi esteri e, di conseguenza, la volatilità dei prezzi. Un’economia basata su energia rinnovabile e distribuita garantirà prezzi più bassi e stabili, ma all’inizio richiederà forti investimenti, per questo è fondamentale sfruttare i circa 70 miliardi di euro del Pnrr“.

I ricavi aggregati

Passando ai numeri, il rapporto persenta le principali indicazioni sui risultati attesi nel 2021 e sulle prospettive al 2024 in termini di: fatturato, redditività, investimenti.

Per il 2021 i ricavi aggregati stimati per le aziende italiane sono attesi in aumento del 26,2% rispetto al 2020. A incidere maggiormente sulla performance positiva dell’ultimo anno sono stati i gruppi energetici, i cui ricavi hanno registrato un incremento di circa 36 miliardi di euro (+30,2%). Per gli altri gruppi invece, l’aumento del fatturato atteso è più contenuto e pari a circa 19,9% per le rinnovabili e a circa il 12,6% per le multiutility. La crescita più bassa è data dagli operatori di rete, pari al 2,6%.

L’Ebitda

Nel 2021 l’Ebitda aggregato delle società italiane è stato in aumento del 31,3%, con in testa i gruppi energetici (+42%), con particolare riferimento a Eni (+8,9 miliardi di euro e +117% rispetto al 2020). I gruppi rinnovabili con il +16,6% e le multiutility con +8%, mentre per gli operatori di rete si attende un risultato in linea con l’anno precedente (+0,8%).

L’utile netto aggregato

Nel 2021, per l’utile netto aggregato dei player italiani si prevede un aumento rispetto ai livelli pre-pandemia così suddivisi: +16,1 miliardi di euro per i gruppi energetici, +261 milioni di euro per le multiutility, +39 milioni di euro per i gruppi rinnovabili.

Gli investimenti stimati per le aziende

Gli investimenti 2021 stimati sono in aumento del 34% rispetto al 2020.
Per le multiutility, si prevede un investimento complessivo di 3,6 miliardi, registrando un aumento del 21,9%. La crescita di risorse è maggiore nei settori ambiente, mercato e generazione, mentre segnano un minore incremento le reti di elettricità e gas e il ciclo idrico integrato, pur continuando ad avere i maggiori investimenti.

Il gruppo rinnovabili ha allocato risorse per 904 milioni di euro, in crescita del +255% rispetto al 2020, grazie alla ripresa delle attività di costruzione e connessione alla rete degli impianti. Per i gruppi energetici sono attese risorse di circa 11,4 miliardi di euro, in aumento del 40%, in seguito alla ripresa dell’attività economica e ad una accelerazione degli investimenti legati alla transizione energetica. Per gli operatori di rete si stima un investimento complessivo di 3,8 miliardi, in crescita del 13%.

Gli investimenti pianificati

Gli investimenti pianificati per il periodo 2022-2025 risultano essere in aumento del 10% rispetto al periodo 2021-2024. Degli 82,2 miliardi programmati, il 51% afferisce ai gruppi energetici, il 24% agli operatori di rete, il 22% alle multiutility e il 3% ai gruppi rinnovabili.

I risultati stimati per il 2021 per il campione europeo

I risultati stimati per il 2021 per il campione europeo mettono in rilievo una crescita media dei ricavi aggregati del 14,5%, da 405 miliardi di euro a 463,9 miliardi. Negli anni successivi, l’aggregato dei ricavi totali passerà dai circa 463,9 miliardi del 2021 a circa 477,7 miliardi di euro nel 2024. Si attende che la crescita maggiore sarà data dal gruppo rinnovabili (+5,9%).

Le aziende europee nel 2021 hanno allocato risorse pari a 78,8 miliardi di euro, in aumento del 27% rispetto all’anno precedente. Gli investimenti sono stati principalmente per sviluppare le rinnovabili, le reti energetiche e loro digitalizzazione.

Il 2021 è stato un anno positivo per le utilities

Dunque, il 2021 è stato un anno positivo sia per le aziende italiane che europee in ambito economico-finanziario, ma anche per ciò che riguarda gli investimenti realizzati e pianificati per il prossimo futuro.
Due sono e saranno i fattori su cui si incentrano le strategie delle società in merito alla transizione energetica: il primo, la flessibilità del sistema elettrico, ammodernando le infrastrutture energetiche, l’espansione della capacità rinnovabile attraverso sistemi di accumulo elettrochimico e lo sviluppo di impianti ad alta efficienza per il biometano e l’idrogeno verde. Il secondo, la promozione della sostenibilità ambientale attraverso sistemi di economia circolare.


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